Emilia Romagna: cala il numero degli stranieri residenti

Emilia Romagna: cala il numero degli stranieri residenti

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Per il secondo anno consecutivo, 2015 e 2016, cala il numero degli stranieri residenti in Emilia-Romagna: circa 3.600 in meno all’anno. Con oltre 531 mila residenti di altra nazionalità presenti a gennaio 2017 (531.028), la regione si conferma comunque quella con la più alta incidenza di cittadini provenienti da Paesi stranieri rispetto al totale della popolazione residente; l’11,9% contro la media nazionale dell’8,3%.

A Parma la percentuale è del 13,5%: dopo Piacenza (14%), ma prima di  Modena (12,9%), Reggio Emilia (12,3%),  Ravenna (12,1%), Bologna (11,7%) Rimini (10,8%), Forlì-Cesena (10,5%) e Ferrara (8,7%).  È la fotografia scattata dall’Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio nel Rapporto “Cittadini stranieri in Emilia-Romagna. Per quanto riguarda i Paesi di origine sono 170 quelli rappresentati, con in testa i rumeni con circa 89 mila residenti (16,7% del totale delle presenze straniere), seguiti da marocchini (11,6%), albanesi (11,0%), ucraini (6,1%), cinesi e moldavi (entrambi al 5,5%).

Anche in Emilia-Romagna, così come in Italia, si conferma la prevalenza femminile: 53,5% del totale degli stranieri residenti, con marcate differenze nella composizione di genere tra i vari Paesi di cittadinanza: nella comunità rumena e soprattutto ucraina, ad esempio, è prevalente la componente femminile, in quella marocchina e albanese la maschile, anche se di poco.

Dai dati del Rapporto emerge che gli stranieri residenti in regione hanno un’età media inferiore ai 34 anni, mentre quella degli italiani è di 47. I minori sono quasi 115 mila e rappresentano il 16,1% di quelli residenti in Emilia-Romagna; una buona parte (45 mila) ha meno di 6 anni e si tratta di bambini nati in Italia (93,7%). Nel 2016 sono nati in Emilia-Romagna 8.357 bambini da genitori stranieri residenti in regione: quasi un quinto (24,2%) del totale dei nati nell’anno (in Italia sono il 14,7%).

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