Ancora un importante sequestro di droga a Parma ad opera sella Squadra mobile. Dopo i circa 5 chili di eroina nascosti in un orsacchiotto, gli uomini di Borgo della Posta hanno messo le mani su circa 750 grammi di hashish suddivisi in ovuli con il marchio della Ford e in panetti con il marchio della Mercedes. Noti loghi di case automobilistiche che, secondo gli agenti, potrebbero indicare il produttore della droga.
Il sequestro è frutto di due distinte operazioni che hanno portato in manette altrettante persone. Nel primo caso, bisogna risalire alla fine aprile, quando a finire nella rete dei poliziotti è stato un 36enne marocchino, Annane El Bachir, già agli arresti domiciliari in via Zilioli per il reato di spaccio, che ha continuato nella sua attività senza porsi alcun problema. Forse convinto del fatto che nessuno lo avrebbe controllato, visto che era ai domiciliari. Ad acquistare 200 grammi di fumo era stata una 35enne italiana, C.A., finita anche lei in manette in un’altra operazione e condannata a 6 mesi e al pagamento di mille euro di multa. Per il marocchino, quindi, si sono aperte le porte del carcere di via Burla.
Nei giorni scorsi, invece, a finire in manette è stato un 44enne italiano, Narciso Munaretto, operaio, accusato di spacciare droga in Oltretorrente, oltre che in alcune zone periferiche della città. Fermato per un controllo, gli agenti lo hanno trovato in possesso di 80 grammi di hashish pronto per essere spacciato. Ma quello non era tutto. La Squadra mobile ha infatti perquisito anche le due case che sono nella disponibilità dell’uomo, trovando in una di esse altri 460 grammi di hashish e nell’altra altri 100 grammi. Arrestato con l’accusa di detenzione e spaccio di droga, il 44enne è stato poi processato per direttissima e condannato a 4 anni di reclusione e al pagamento di 4mila euro di multa. Il giudice gli ha tuttavia concesso il beneficio degli arresti domiciliari.
Quello del logo di notissime case automobilistiche è un fatto curioso, ma non isolato. La polizia di Reggio Emilia ha infatti sequestrato di recente della droga con il cavallino rampante della Ferrari. La droga è stata inviata alle analisi di laboratorio per accertarne qualità e provenienza, ma anche per cercare di capire se il logo delle case automobilistiche stia a indicare una particolare qualità dello stupefacente o, come sembrerebbe più probabile, il produttore.