Anno all’estero: tutte le opportunità per il 2023

Anno all’estero: tutte le opportunità per il 2023

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Riconosciuta come ateneo di qualità sotto molteplici punti di vista, ed accreditata ANVUR con punteggio di fascia A, l’Università di Parma di conferma realtà di primo piano a livello nazionale mettendo a disposizione dei ragazzi interessanti occasioni di trascorrere l’anno scolastico all’estero.

Come si legge sul sito ufficiale dell’Università, per il 2023 è stato pubblicato il Bando Unico di Ateneo per la Mobilità Europea e Internazionale a fini di studio. Questo bando raccoglie tutte le possibilità di mobilità comprese da ERASMUS+ (noto programma europeo) e da OVERWORLD, un programma di ateneo che permette di approfondire la formazione accademica anche oltre i confini dell’UE.

Partecipare alla selezione per le borse di studio del Bando Unicoè quindi l’opportunità per partire verso una delle tantissime mete incluse dai due programmi, maggiorati dalla presenza di ulteriori progetti raccolti dall’Ateneo.

Sì, perché il Bando Unico presentato dall’Università di Parma opera nell’ambito del progetto ERASMUS+ SMS, che offre possibilità ai ragazzi di spostarsi sia verso Paesi UE che in destinazioni extra UE. A queste si aggiungono le mete di mobilità di OVERWORLD, con destinazioni che non fanno parte dei programmi comunitari e che interessano Atenei non europei, che hanno attivato uno speciale protocollo di collaborazione conl’Università di Parma. Un’iniziativa che spalanca le porte del mondo agli universitari parmensi.

C’è di più: il Bando Unico dell’Università include progetti speciali di mobilità verso istituzioni di Paesi in via di sviluppo. Nonché programmi di PhD destinati in maniera esclusiva ai ragazzi iscritti ai corsi di dottorato.

Disponibile anche la formula ERASMUS+ Blended Intensive Programmes con programmi che combinano la formazione virtuale al periodo di frequenza in presenza presso l’ateneo di destinazione. Possono prendere parte ai vari BIP attivi presso l’Università di Parma tutti gli studenti iscritti ad un corso di studi di primo o secondo ciclo.

Se le opportunità per partire non mancano, le ragioni per farlo sono ancora di più. Partire per un anno all’estero, non necessariamente attraverso l’università, è l’occasione perfetta per combinare lo studio accademico alla scoperta di una cultura diversa dalla nostra, con la possibilità di perfezionare la conoscenza di una lingua straniera. Trascorrere un periodo all’estero è infatti il modo più semplice per vivere una full immersion linguistica, migliorando la pronuncia e ampliando il vocabolario.

I vantaggi riguardano anche la crescita individuale. Interfacciarsi con le piccole e grandi difficoltà quotidiane, gestendosi in totale autonomia, porta a sviluppare le capacità di organizzazione e diproblem solving, e aiuta ad acquisire maggiore senso di indipendenza. Senza contare che un’esperienza all’estero rappresenta un plus in qualsiasi curriculum.

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