“La Cattedrale si racconta” e svela i suoi segreti. Da martedì 23...

“La Cattedrale si racconta” e svela i suoi segreti. Da martedì 23 maggio al 20 giugno

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Uno scrigno d’arte prezioso ed unico, muto testimone da quasi mille anni delle alterne vicende della città di Parma. E’ il Duomo, la Cattedrale che conserva la storia, l’arte e la memoria della vita quotidiana, fra spiritualità e laicità. In occasione delle celebrazioni dei 2200 anni della fondazione di Parma, l’Assessorato alla Cultura del Comune propone il ciclo di incontri “La Cattedrale si racconta”. Quattro incontri – organizzati in collaborazione dalle Biblioteche del Comune di Parma, Fabbriceria della Basilica Cattedrale, Diocesi di Parma e Cna Parma – all’Auditorium di Palazzo del Governatore, ad ingresso libero sino ad esaurimento posti.

Il ciclo parte con la rievocazione della vita quotidiana dentro e intorno alla Cattedrale fra il XII e il XVI secolo, per continuare con un incontro dedicato agli affreschi realizzati da Lattanzio Gambara che decorano la navata centrale del Duomo; si prosegue con un approfondimento sulla cupola di Correggio, quindi un ritorno al presente con il racconto dei curatori dei restauri della cripta, della facciata e della torre campanaria, che hanno restituito il Duomo alla sua piena bellezza.

Arricchisce gli incontri l’utilizzo di immagini inedite come le ricostruzioni realizzate da Cineca, che restituiscono l’aspetto dell’interno della Cattedrale nel periodo antelamico, il patrimonio iconografico della Fabbriceria della Cattedrale, e le testimonianze che illustrano i più recenti restauri avvenuti in Duomo.

Programma

Martedì 23 maggio – ore 17.30
La Cattedrale di Parma: architettura, feste religiose e vita cittadina dal XII al XVI secolo

Con Fabrizio Tonelli, gruppo di ricerca nARTex, docente di Storia dell’architettura all’Università di Parma fino al 2012, porterà il pubblico alla scoperta dell’evoluzione della cattedrale. La «prima» cattedrale d’età paleocristiana lasciò il posto alla «seconda» d’età carolingia rimpiazzata a sua volta dalla «terza» d’età romanica, che è l’attuale. Quest’ultima è giunta sì fino a noi, ma l’assetto dello spazio liturgico interno è assai mutato nel corso dei secoli, e solo recenti ricerche hanno permesso di restituire come fosse in origine, al tempo di maestro Nicolò e di Benedetto Antelami. Tante modifiche risposero in parte a nuove norme ecclesiastiche, in parte alla pressione della vita cittadina.

Martedì 30 maggio – ore 17.30
Profeti, visioni e ritratti negli affreschi di Lattanzio Gambara alla Cattedrale di Parma

Maria Cristina Chiusa, specialista della pittura italiana del Quattro e Cinquecento, e Giovanna Savazzini, direttrice del Museo Diocesano di Parma, condurranno un viaggio nel fitto universo dipinto da Gambara nella navata centrale del Duomo, dove, in un dialogo silente, patriarchi, profeti e notabili accompagnano l’intrecciarsi del racconto di episodi dell’Antico Testamento con le Storie di Cristo. In questo affascinante ciclo pittorico l’artista, pur seguendo le indicazioni dei Fabbricieri, sviluppa un percorso iconografico originale e offre una sapida galleria di ritratti che sembrano desunti da una quotidianità spicciola, resa da note di minuto realismo. L’impresa al duomo di Parma si attesta fra le più alte dell’artista: trovano qui luogo vecchi barbati, volti corrucciati e dall’aria severa, il cui prototipo è comune a più di un’immagine. L’aria di alcuni effigiati, lividamente corrusca, quasi minacciosa, è intonata al vivido realismo che accomuna tutte le creature che popolano l’universo assai umano del Gambara.

Mercoledì 14 giugno – ore17.30
Fra le nuvole della cupola: fama e artificio negli affreschi di Correggio

Maddalena Spagnolo, docente di storia dell’arte all’Università Federico II di Napoli, numerosi incarichi all’estero e un libro sul Correggio all’attivo, svelerà gli affreschi della cupola del Duomo di Parma, il vertice della capacità inventiva del Correggio. Commissione ambita e prestigiosa, assolta dal pittore emiliano nel pieno della maturità artistica e destinata ad una fama imperitura, quest’opera sarà capace di attrarre a Parma artisti, intendenti e viaggiatori da tutta Europa. Tuttavia, a più riprese, la decorazione ha destato anche critiche e perplessità: mai prima di allora una simile libertà compositiva aveva avuto modo di esprimersi in un edificio religioso, discostandosi dalle convenzioni formali e dalle regole del decoro. Ma cosa rendeva tanto audace la proposta del Correggio? E cosa la rende ancora oggi difficile da classificare al confronto con decorazioni precedenti e coeve? Ripercorrere il filo rosso che lega l’invenzione degli affreschi (le fonti d’ispirazione, i riferimenti culturali) alla sua ricezione (le stroncature e gli elogi) ci permette di entrare nel vivo del dibattito che ha suscitato quella che oggi è riconosciuta come una delle più affascinanti realizzazioni artistiche del Rinascimento.

Martedì 20 giugno – ore 17.30
Dalla storia al presente: i restauri della Cattedrale

Archè Restauri e Studio di architettura Bordi Rossi Zarotti, in collaborazione con Cna Parma, portano il pubblico a vedere il Duomo di Parma, con il suo valore storico artistico e la complessità dei contenuti architettonici, scultorei e decorativi, come una vera e propria fabbrica in continuo divenire, dove ogni epoca storica ha lasciato sia i segni dell’opera di conservazione e di salvaguardia, sia l’arricchimento del patrimonio artistico e semantico. Negli ultimi decenni la Cattedrale di Parma è stata oggetto di un complesso e articolato programma di interventi di restauro dei fronti esterni, volto a salvaguardare una primaria testimonianza d’arte e di storia di epoca medievale. Il restauro della torre campanaria della Cattedrale aggiunge dunque un ulteriore tassello al recupero dell’immagine del Duomo offrendo anche l’occasione per completare quella complessa campagna di studi che ha interessato l’edificio, indagando il cantiere del campanile, pressoché sconosciuto.

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