Era diventato un incubo. Lei ragazza volonterosa ventenne abitante a Brescello ha avuto la sfortuna di diventare l’oggetto proibito del desiderio di un trentenne disoccupato vicino di casa. Il quale ogni giorno è diventato sempre più asfissiante. Messaggi telefonate inseguimenti sul posto di lavoro erano diventati l’incubo quotidiano della giovane costretta a cambiare prima lavoro poi numero di telefono. Ma niente, neanche una denuncia ai Carabinieri di Brescello con il divieto di avvicinare la giovane ha fermato il giovane “Otello.” Si arriva così all’apice nella giornata di sabato scorso quella che diventerà decisiva. Alla mattina il ragazzo ormai totalmente fuori di testa parla con la madre della ragazza minacciando “riderà bene chi riderà per ultimo a lei ci penso io”. Poi si reca nel bar del Barilla Center dove la ragazza aveva trovato lavoro dopo avere lasciato per le persecuzioni subite un impiego in un centro commerciale. A mezzanotte lo stalker inizia a fare una sceneggiata e vengono chiamati i Carabinieri che lo colgono in flagranza di reato per molestie e minacce. Per lui una pausa di riflessione in via Burla per lei finalmente la libertà di non avere più paura.
