Sembrava un pomeriggio tranquillo a Traversetolo, quello di ieri venerdì 8 settembre, ma si è rivelato impegnativo per le forze dell’ordine di Parma e provincia.
LA VICENDA E L’INSEGUIMENTO
Una coppia di ecuadoregni, un uomo e una donna sono entrati da Catti Sport, noto negozio sportivo della zona e visto che si aggiravano con fare sospettoso, sono stati subito notati dai commessi e dal proprietario .
Dopo aver girato un pò nel locale, i due si sono avvicinati alla cassa con un giubbotto in mano e quando il sistema antitaccheggio ha suonato, la situazione si è fatta pericolosa: iniziano a spintonare il proprietario e la donna con in mano il capo di abbigliamento, ha trovato la porta, scappando.
Viene raggiunta dal complice ed entrambi salgono a bordo di una Hyundai Getz guidata da un altro complice. Tre in tutto, dunque.
Il proprietario di Catti però non molla e parte all’inseguimento del veicolo in direzione Parma, coordinato a telefono dai Carabinieri che intanto cercano di intercettare il veicolo. Durante la corsa, ad un certo punto di Strada Argini, la Hyundai si ferma ad un semaforo.
Qui la donna, con in mano un borsone, scende dall’auto e scappa nei campi, mentre per distrarre il proprietario del punto vendita, nell’altra auto, un uomo scende dalla Getz e gli si para davanti. Il semaforo diventa verde e l’inseguimento riparte: dell’uomo a piedi si perdono le tracce.
Intanto la donna viene raggiunta da una volante della Polizia che si trovava nei paraggi su Strada Argini e viene fermata. Stop anche per la Hyundai che viene bloccata dai Carabinieri di Langhirano : gli agenti stavano risalendo la strada. Condotti in caserma a Vigatto, i due soggetti fermati sono stati identificati : lei dell’81 , lui del’78 con piccoli precedenti ; entrambi ecuadoregni e regolari sul territorio italiano, lei a Parma da pochi giorni .
Non è finita perchè la sorpresa arriva dal borsone che la donna aveva con sè: lì dentro vengono trovati capi di abbigliamento con uno scontrino di soli 24 euro. Il biglietto fiscale si scopre essere collegato ad un negozio di Piacenza. Dalle indagini condotte dai Carabinieri, le forze dell’ordine sono venute a conoscenza che i tre erano una vera e propria banda .
Non solo avevano sottratto merce a Traversetolo per un valore di 375 euro ma a Piacenza avevano fatto un bottino per un valore di 1800 euro.
Nella borsa nera, in possesso della donna, sono stati trovati anche degli attrezzi per togliere l’antitaccheggio dai capi: taglierino, calamita e forbici insieme alle giacche di una nota marca rubate a Piacenza e a Traversetolo (qui la giacca l’aveva nascosta addosso ).
I due, sono stati arrestati in flagranza di reato e attendono il rito per direttissima nelle camere di sicurezza del carcere di Parma: il processo si terrà nella giornata di oggi, sabato 9 settembre. Dovranno rispondere di rapina impropria e di furto. Si cerca il terzo uomo che per adesso sembra scomparso.