Dopo Piacenza-Parma / D’Aversa: “I tre davanti non han fatto la differenza”....

Dopo Piacenza-Parma / D’Aversa: “I tre davanti non han fatto la differenza”. Lucarelli: “Difficile se si difendono in 10”

1323
0
CONDIVIDI

Uno 0 a 0 che non è piaciuto a molti, frutto di una gara soffocata dalla tattica. Ma il tecnico del Parma, Roberto D’Aversa, si è mostrato soddisfatto per la prestazione dei suoi anche se ha un po’ tirato le orecchie ai tre attaccanti.

“Siamo stati bravi, nella prima parte di gara, nel fraseggio, però negli ultimi venticinque metri abbiamo fatto un po’ di fatica – ha detto l’allenatore -. A volte per delle scelte, a volte perché sporchi tecnicamente. Non era semplice, perché loro si difendevano in undici, però si poteva sicuramente far meglio. Nelle ultime battute, non siamo stati molto fortunati, soprattutto in occasione del tiro di Edera. Dal campo sul gol annullato, la sensazione dei ragazzi era che la palla fosse entrata. Però, sinceramente, mi hanno detto che la rete non c’era. Edera ha fatto davvero molto bene, in quei pochi minuti, a sua disposizione. E’ di buon auspicio per il prosieguo dei playoff. Volevo far entrare anche Sinigaglia, però non c’è stata l’occasione perché Baraye ha chiesto il cambio. Ci sono ragazzi che stanno raggiungendo una condizione fisica ottimale. Tra questi, anche Edera e Sinigaglia. Ora c’è bisogno di tutti. Mercoledì al Tardini – ha concluso Roberto D’Aversa – dovremo essere bravi ad avere pazienza nella costruzione di gioco, però dovremo essere più cattivi e determinati. I nostri tre davanti dovranno fare maggiormente la differenza rispetto a stasera. La qualità dei tre davanti, oggi, non è emersa, hanno fatto un po’ di fatica”.

Bersaglio degli spalti nella calda serata piacentina, capitan Alessandro Lucarelli, probabilmente per i suoi trascorsi in biancorosso o forse anche solo per cercare di incidere sulla gara sotto l’aspetto psicologico. Ma il capitano crociato, uomo di mille battaglie, è troppo smaliziato per cadere in questi tranelli.

“Qui, a Piacenza, sono nato calcisticamente, sono diventato uomo e calciatore – ha ricordato Lucarelli in sala stampa -. Al Piacenza Calcio ho conosciuto persone che ne hanno fatto la storia, che sono state fondamentali per me ragazzino. Per Piacenza e il Piacenza Calcio provo e proverò sempre affetto e stima. Di Piacenza e del Piacenza Calcio non ho mai parlato male, anzi per questa città e per questa piazza ho sempre avuto belle parole. Onestamente non capisco gli insulti e i fischi ricevuti stasera dalla tifoseria piacentina o da una parte di essa. Me li prendo e me li porto a casa, ma mi dispiace perché non ne capisco il motivo”.

“Nel derby cion la Reggiana, avevamo affrontato una squadra che era venuta a Parma a giocarsela, stasera, al contrario, abbiamo avuto più difficoltà, perchè davanti abbiamo avuto una squadra che si è difesa in dieci, che ci ha chiuso ogni spazio – ha poi aggiunto il capitano dei gialloblu -. Contemporaneamente noi dovevamo stare attenti a non dar loro la possibilità di ripartire. Per sessanta minuti il canovaccio è stato questo. Poi, quando il Piacenza ha cambiato modulo, abbiamo avuto occasioni per passare in vantaggio. Sarà una dinamica che si si ripeterà mercoledì, nel ritorno al Tardini. Sono partite difficili e complicate, perchè basta anche un episodio su una palla inattiva per andar sotto. Quando le gare sono così bloccate, devi essere bravo nell’uno contro uno, per creare superiorità numerica. Stasera, purtroppo, i nostri attaccanti non ci sono riusciti”.

In merito alle sue condizioni fisiche (Lucarelli zoppicava un po’) il centrale del Parma ha svelato di avere “un dolore a un polpaccio che mi trascino da un paio di giorni. Vediamo nei prossimi giorni di cosa si tratta. Mercoledì il Piacenza verrà a Parma a fare la stessa gara, cercando nella seconda del secondo tempo di provare a vincere. Queste sono partite che si decidono nell’arco di centottanta minuti”. Insomma, appare evidente che – gamba o non gamba – il capitano non s’arrende proprio ora e vorrà giocarsela fino in fondo. Sportivamente, infine, Alessandro Lucarelli, in merito alle proteste per il pallone che ad alcuni sembrava fosse entrato in seguiro all’errore del portiere del Piacenza, ha sottolineato: “E’ stato bravo l’arbitro, non era rete”.

Nessun commetno

Lascia una risposta: