Si è spento per sempre il sorriso il don Gianni Messa. A 91 anni è volato via il sacerdote salesiano che per tanti anni è rimasto vicino ai giovani dal suo avamposto del San Benedetto, dopo essere stato prigioniero dei nazisti e aver rischiato di finire in un lager. Si salvò perché salesiano, così come uno degli ufficiali tedeschi che ne ordinò subito la liberazione. Tanti suoi allievi continuavano ad andare a trovarlo, lo chiamavano, si sono ritrovati insieme per festeggiare i 90 anni di don Gianni. Per loro – soprattutto per quelli che con tanti sacrifici arrivavano dall’Appennino per poter studiare – era stato sempre un padre e nessuno lo aveva mai dimenticato. Tra loro anche un certo Carletto Ancelotti che sul suo profilo facebook lo saluta così: “Rimangono dentro di me i consigli e gli insegnamenti di un grande maestro di vita”. E non di rado don Gianni andava anche per i cimiteri a trovare quei suoi allievi che non c’erano più. Per anni don Gianni aveva insegnato anche all’Istituto tecnico per geometri Bodoni e anche lì lo ricordano con profonda commozione.
Domani, mercoledì 7 settembre, alle 15, i funerali di don Gianni Messa saranno celebrati nella chiesa di San Giovanni Evangelista. Ed è facile prevedere che sarà invasa dai tanti a cui ha voluto bene come un padre prima ancora che come insegnante. Dalla mattinata di martedì 6, tuttavia, sarà possibile rendere omaggio alla salma di don Gianni, nella camera ardente allestita nella parrocchia di San Benedetto, in via Saffi, dove dalle 20.45 si terrà anche una veglia di preghiera per il sacerdote salesiano.