Elisoccorso notturno, a Parma si passa da 2 a ben 23 piste...

Elisoccorso notturno, a Parma si passa da 2 a ben 23 piste di atterraggio

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Altre 142 aree per il decollo e l’atterraggio delle eliambulanze su tutto il territorio regionale, anche di notte, di cui oltre la metà (83) in zone montane, e un nuovo elicottero dotato di tecnologia NVG (Night Vision Goggles, visori a intensificazione di luce) che consentirà di utilizzare anche basi di atterraggio non illuminate.

Sono le due novità dell’elisoccorso in Emilia-Romagna, un servizio che nel 2017 ha effettuato 3.213 missioni e 1.960 ore di volo. La provincia di Parma oggi conta solo su due elipiste attive di notte dal giugno 2017 – all’Ospedale Maggiore e all’ospedale Santa Maria di Borgotaro – ma diventeranno ben presto 23 con l’attivazione di quelle di Bedonia, Bardi, Berceto, Bore, Corniglio, Tornolo, Varsi, Monchio delle Corti, Varano Melegari, Pellegrino, Calestano, Tizzano (Lagrimone), Neviano degli Arduini, Solignano, Busseto, Polesine Parmense Zibello, Sissa Trecasali, Palanzano, Fornovo, San Secondo, Fidenza (ospedale di Vaio).

Nato nel 1986 con la prima base, quella di Bologna, a giugno 2017 è stato esteso alle ore notturne (con 17 aree a disposizione per il decollo e l’atterraggio), e ora viene ulteriormente ampliato e rafforzato: si è infatti concluso il percorso di condivisione che ha permesso a Regione, Ausl e Conferenze territoriali socio-sanitarie di raggiungere l’accordo per individuare le 142 nuove aree che diventeranno operative nel biennio 2018-2019. Complessivamente, quindi, l’Emilia-Romagna potrà contare su 159 superfici attrezzate per l’elisoccorso, anche notturno, comprese quelle ospedaliere.

Le nuove aree sono così distribuite: 17 a Piacenza (che ne avrà quindi in totale 18), 21 a Parma (che arriverà complessivamente a quota 23), 19 a Reggio Emilia (21 in totale), 21 a Modena (che arriverà, a fine biennio, ad averne 26), 16 a Bologna e 5 a Imola (con quelle già attive diventeranno 24), 12 a Ferrara (che ne avrà quindi in totale 14), 7 a Ravenna (con quella già attiva diventeranno 8), 12 a Forlì-Cesena (che saranno 13) e 12 a Rimini.

Inoltre, già all’inizio dell’estate l’elicottero attualmente in servizio anche di notte verrà sostituito con un nuovo mezzo dotato di visori a intensificazione di luce, tecnologia militare adattata all’uso civile, che permetterà l’utilizzo del mezzo anche su aree di atterraggio non illuminate. Il piano di rafforzamento è stato presentato oggi in Regione, a Bologna.

Il progetto regionale prevede per i prossimi anni (2020-2021) un’ulteriore estensione della rete dei punti atterraggio notturni dell’elisoccorso, in modo da renderla ancora più capillare. Inoltre, grazie allo sviluppo tecnologico – che consente agli elicotteri di nuova generazione di effettuare la navigazione in spazi aerei con livelli di accuratezza sempre più elevata – è in programma uno studio di fattibilità per creare rotte dedicate per il volo strumentale a bassa quota. Queste modalità operative, caratterizzate da elevati livelli di precisione ed affidabilità, permetteranno di attivare l’elisoccorso regionale anche in condizioni meteorologiche critiche, tali per cui oggi non è consentito il servizio.

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