Ucciso per 20 euro di droga. Questa la verità raccontata da un testimone che avrebbe assistito alla morte del 22enne nigeriano Thankgod Omonkhegbele, la notte di Halloween in via Gobetti. Le indagini della Squadra Mobile, che hanno portato all’arresto, a Reggio Emilia, di Luca Vescovi, un 36enne di Poviglio accusato di aver trascinato con l’auto il ragazzo che si era attaccato allo sportello della vettura per non farlo andare via (leggi). Il 22enne sarebbe poi caduto, battendo la testa su un muretto. Un colpo fatale che non gli ha lasciato scampo.
“So che sei un giornalista correto e quindi ti racconto la verità sull’omicidio del mio amico“, racconta un altro giovane che parla in inglese e vuole restare nell’anonimato. “Sono stato io a chiamare l’ambulanza – prosegue il testimone -. I fatti sono questi: il mio amico spacciava coca. E’ arrivato un cliente e gli ha chiesto due pezzi. Invece che dargli i 100 euro pattuiti ne ha dati solo 80. Il mio amico ha insistito per avere i 20 euro di differenza, si è aggrappato alla portiera ma il cliente ha accelleraro e il mio sfortunato amico è stato colpito dalla portiera ed è morto. Questa è la verità, scrivila, per fare capire alla gente che si può morire per 20 euro“.
Una verità agghiacciante. Intanto gli agenti della Mobile, che hanno ascoltato diversi amici e conoscenti della vittima, hanno fermato Luca Vescovi il conducente della vettura che avrebbe investito il 22enne. E sono convinti che non si sia trattato di un incidente, ma di una rapina finita male. L’accusa potrebbe diventare omicidio preterintenzionale. Ma tutto si deciderà dopo l’interrogatorio di garanzia, domani nel carcere di Reggio Emilia, davanti ai magistrati reggiani. Ma potrebbe trattarsi solo di un atto dovuto, poiché successivamente le carte dovranno tornare al pm Umberto Ausiello della Procura di Parma che indaga per omicidio.
Antonio Terraneo
