Aeroporto Verdi, ecco il piano per il futuro. Bonaccini: mettiamo fino a...

Aeroporto Verdi, ecco il piano per il futuro. Bonaccini: mettiamo fino a 12 milioni (video)

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L’aeroporto “Giuseppe Verdi” di Parma decollerà. Parola di Friederich Paolo Wendler direttore generale della Sogeap, la società che gestisce lo scalo parmigiano, e del presidente Guido Dalla Rosa Prati. La Regione Emilia Romagna ci crede e il presidente Stefano Bonaccini ribadisce l’impegno di 12 milioni di euro per gli interventi necessari. Ma sembra crederci un po’ tutta la città: nella piccola sala dell’aeroporto Verdi, alla presentazione del Piano strategico 2016-2020, si è ritrovato il Gotha dell’imprenditoria e della politica parmigiana.

Per ascoltare i dettagli della “svolta” del Verdi verso il sistema cargo, sono arrivati il prefetto Giuseppe Fogliani, Guido Barilla, i deputati Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri, il presidente della Camera di Commercio, Andrea Zanlari, il presidente della Cna, Gualtiero Ghirardi, e numerosi altri amministratori locali e leader di associazioni.

VIDEO 1: IL DIRETTORE WENDLER E IL PRESIDENTE DALLA ROSA PRATI

L’idea di rilancio dell’aeroporto è partita dalla posizione in cui si trova Parma – ha spiegato Friederich Paolo Wendler illustrando le diapositive del Piano – cioè in quel territorio che nel raggio di 250 chilometri produce il 70 per cento del Pil nazionale“. L’elemento essenziale del piano presentato dal direttore generale della Sogeap, è l’allungamento della pista attuale che consentirebbe di raggiungere destinazioni ad oltre sei ore di volo. Importante inoltre la sinergia con il Parma Urban Center, il nuovo centro commerciale che sorgerà sull’ex Salvarani.

Il Verdi è un aeroporto molto importante – spiega ancora Wendler – perché dista 2,5 km dal centro cittadino, 2 km dalle Fiere di Parma, 2 km dal centro commerciale che sta nascendo, è vicino al Tibre e al Rarway Express, e sta in mezzo a un cuore logistico importante perché abbiamo vicino quasi tutti i magazzini centrali“.

La pista di oggi misura 2.124 metri. “La pista di domani potrebbe avere un’estensione che arriva giù fino a un territorio importantissimo che è quello vicino all’autostrada e alle Fiere“, ha poi aggiunto Wendler. I pilastri del nuovo piano strategico del Verdi sono tre: il cargo city, un centro di aviazione executive e business, destination airport per gli acquisti. Friederich Paolo Wendler, tra le altre cose, non ha escluso la possibilità del trasferimento del terminal dell’aeroporto nella zona Fiere.

Il presidente Guido Dalla Rosa Prati ha battezzato il piano come “il futuro” a cui guardare ed ha ripercorso i suoi cinque anni di presidenza, dei quali ricorda la lotta “per ottenere la concessione” e l’esclusione dal Piano nazionale aeroporti decisa dall’allora ministro Corrado Passera, contro la quale “abbiamo lottato davvero con il coltello tra i denti e oggi siamo un aeroporto d’interesse nazionale”.

Grazie a questi due successi – ha proseguito Dalla Rosa Prati – abbiamo poi ottenuto il contratto con Etihad, uno dei più grandi vettori al mondo. Per l’area cargo è il terzo al mondo come quantità di tonnellate trasportate. Questo è un contratto che ci darà grandissime soddisfazioni. Oggi per esaudire i desideri di Etihad dobbiamo imbarcare la merce su aerei che partono da Malpensa, fra due o tre anni, con il contributo della Regione e del nostro territorio, riusciremo a caricare gli aerei a Parma e da Parma andranno nel mondo. Oggi – ha aggiunto il presidente – il 40% della merce trattata a Malpensa arriva da questo territorio, a me basterebbe intercettare il 10% di quel 40% anche se l’obiettivo è il 50%“.

VIDEO 2: IL SINDACO PIZZAROTTI E IL PRESIDENTE FRITELLI

Il sindaco Federico Pizzarotti ha espresso condivisione sul Piano strategico: “Siamo tra i primi sul territorio a voler contribuire ed accelerare perché quello che oggi è un disegno diventi un progetto concreto“. Il primo cittadino ha inoltre annunciato l’intenzione di mettere 2,5 milioni che entreranno da opere compensative al servizio del progetto dell’aeroporto. Non solo, ma anche un progetto di collegamento che metta avvicini la stazione alle Fiere e all’aeroporto. Pizzarotti ha inoltre definito “paradossale” nell’ambito di un progetto di area vasta la proposta di Piacenza di trasformare il suo aeroporto militare in uno scalo cargo, invitando tutti piuttosto “a lavorare insieme”. “Facciamo un tavolo, vediamo quali sono le loro esigenze e cerchiamo di metterle a sistema”, ha concluso Pizzarotti, sottolineando di non credere peraltro alla riconversione di un aeroporto militare in uno scalo cargo.

Il presidente della Provincia Filippo Fritelli ha ricordato le difficoltà in cui versava l’aeroporto due anni fa, facendo un parallelo con l’importante prospettiva che ha davanti adesso grazie “al protagonismo di questo territorio”. Fritelli ha inoltre sottolineato che dopo gli anni della crisi oggi la gente ha bisogno di vedere “investimenti sul territorio” e “fatti concreti”. E per questo ha assicurato che, compatibilmente con quello che sarà il futuro per nulla scontato delle Province, l’amministrazione di piazzale della Pace accompagnerà il progetto dell’aeroporto anche “a garanzia dei cittadini del territorio”.

Il presidente degli Industriali di Parma, Alberto Figna, ha ricordato “l’atto di coraggio e di responsabilità” compiuto dalla sua associazione, servito a “comprare del tempo per esplorare ogni e qualsiasi possibilità per poter sviluppare questa infrastruttura che noi consideriamo da sempre molto importante per tutto il territorio, per le ricadute, per le aziende stesse“. Figna ha parlato di un piano, quello dell’aeroporto, “che ha convinto molti e sorpreso qualcuno” e che rappresenta “un nuovo inizio per questo scalo, verso lidi più lontani e verso quello sviluppo vero e sostenibile che merita“.

L’intervento del presidente Stefano Bonaccini era tra quelli più attesi e il governatore non ha deluso: confermato il contributo “fino a 12 milioni di euro” per il progetto industriale dell’aeroporto di Parma. Si tratta dei fondi strutturali di coesione che la Regione sta contrattando con il Governo centrale. “Se dovessero sbloccarsi un po’ in ritardo – ha precisato Bonaccini – siamo disponibili a mettere 12 milioni di euro, in più tranche, già a partire dal prossimo bilancio della Regione. Il momento è questo – ha aggiunto il presidente – o si prende questa occasione oppure rischiamo che sia un altro libro…“.

Da Bonaccini anche una tirata d’orecchie: “Per troppi anni si è sentito il ritornello che Bologna è lontana da Parma, adesso mettetelo da parte: è un po’ provinciale persino dirlo, ma non corrisponde alla realtà perché ho sempre detto che più è forte Parma e il territorio circostante, inevitabilmente diventa più forte per l’eccellenza che avete tutta la regione Emilia Romagna. Mi auguro che quello che avete presentato oggi – ha concluso Bonaccini – possa presto partire, noi la parte che ci avete richiesto la faremo fino in fondo“.

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