Lunedì al via ai lavori per “Ghiaia Piccola”, col “Ponte Romano” da...

Lunedì al via ai lavori per “Ghiaia Piccola”, col “Ponte Romano” da rivalutare

1678
1
CONDIVIDI

Partiranno lunedì i lavori per la riqualificazione del sottopassaggio di via Mazzini e per la costruzione della “Ghiaia Piccola” in Borgo Romagnosi.

Filippo Bocchialini, primo firmatario del progetto, redatto dallo studio di progettazione architettonica “A.T.P.”, ha avuto la “benedizione” della Sopraintendenza delle Belle Arti e Paesaggi e dalla Giunta Comunale.

I lavori, della durata di un anno, avranno  un costo complessivo di 1.780.000 euro.

“Questo è il primo passo di un piano strategico per la valorizzazione di un comparto del centro storico – ha affermato l’assessore Michele Alinovi nell’annunciare l’avvio dei lavori – il prossimo atto sarà la rigenerazione di via Mazzini con la modifica della carreggiata stradale e la riduzione del traffico in transito. Intanto partiamo ora con il progetto “Aemilia 187”, che vedrà sorgere in questa zona un distretto socio-culturale e un hub studentesco, valorizzando i reperti archeologici a cominciare dal Ponte Romano, e che avrà l’obiettivo di rivitalizzare anche il comparto commerciale grazie al nuovo collegamento diretto che  si realizza con l’apertura del sottopassaggio su via Romagnosi, che aveva perso ogni attrattiva ed era ridotta ad un parcheggio. Questa – ha concluso Alinovi – è una prova della solidità amministrativa e finanziaria del Comune che alla politica degli annunci preferisce la politica del fare”.

Società chiamata allo svolgimento dei lavori, “Progetto Ghiaia”, a cui farà capo Corrado Chiesa, che si mostra particolarmente soddisfatto: “Il cantiere che andiamo ad aprire – ha spiegato Chiesa – porterà al completamento del progetto iniziale del comparto Ghiaia, che era stato accantonato e che ora, ampiamente rivisto,  viene portato avanti in maniera egregia dall’Amministrazione, e che sarà sicuramente utile per la valorizzazione commerciale dell’intero complesso e produrrà riflessi positivi anche sul turismo, portando alla luce Parma Romana”.

L’intervento, come ovvio, avrà effetti sulla viabilità cittadina, con la chiusura di Via Romagnosi, a partire dalla giornata di lunedì 11 luglio, accessibile nei marciapiedi lato est (verso la Galleria Bassa dei Magnani) e nella sua parte finale (di fronte a San Quirino) e la chiusura del marciapiede di viale Toscanini, con la dismissione provvisoria degli stalli per moto e biciclette nel tratto interessato di Lungoparma, e nei 32 stalli di via Romagnosi.

La zona del Tribunale sarà accessibile ai i veicoli , a seconda della provenienza, per mezzo di via Eleonora Duse e via Cavestro e, entreranno in funzione corsie preferenziali per i bus sui viali Mariotti e Toscanini, che funzioneranno a senso unico per il tratto adiacente il Ponte di Mezzo.

Il progetto, denominato “Aemilia 187”, prevede la creazione di uno spazio pubblico museale all’aperto, che darà luce ai reperti archeologici ritrovati durante gli scavi della “Nuova Ghiaia”, di cui il Ponte Romano ne rappresenta il “reperto” maggiore.

A ciò si aggiunge il recupero dei locali nella galleria del sottopasso, il recupero del percorso pedonale urbano intorno al Ponte Romano,  e l’abbassamento di Borgo Romagnosi fino alla quota di Piazza Ghiaia – intervento volto a garantire un solido collegamento pedonale con la “Ghiaia Piccola” e la “Galleria Poliodoro”- che consentirà la creazione di uno spazio urbano su più livelli, connessi in un unico sistema volto al commercio e alla cultura.

1 COMMENTO

  1. Alla fine il cantiere del progetto più inutile messo in campo da questa Amministrazione, l’abbassamento di via Romagnosi, vedrà presto la luce. L’avvio dei lavori a luglio inoltrato non lascia sperare in un rispetto dei tempi di consegna, fatto che, del resto, sarebbe un’eccezione alla prassi che vuole che le opere vengano annunciate, poi non partono e poi forse verranno completate con ritardi epocali. E infatti su questo progetto già sono stati due gli annunci andati a vuoto: prima doveva partire entro la fine dell’inverno, poi entro giugno. Viste le premesse e considerati i tempi strettissimi i residenti di borgo Romagnosi rischiano di convivere con un’enorme voragine sotto casa per molto tempo.
    E parlando di residenti l’amministrazione comunale ha rispettato anche un’altra prassi ormai consolidata nel tempo: l’assoluta mancanza di dialogo. Nonostante sia sorto da tempo un comitato contrario al progetto che ha richiesto più volte di essere coinvolto, l’avvio dei lavori è arrivato come il classico fulmine a ciel sereno e se, come annunciato, i proprietari degli immobili coinvolti dai lavori ricorreranno al Tar c’è da scommettere che ne vedremo delle belle.
    Personalmente da tempo denuncio il fatto che questo intervento è inutile, costoso e assolutamente privo di senso. Ciò di cui la città aveva bisogno era una doverosa riqualificazione del ponte Romano che riconsegnasse ai parmigiani una zona della città divenuta ormai simbolo di degrado. Ciò che invece si ritroverà sarà una lunga cantierizzazione invasiva al termine della quale l’unico vero beneficiario di un progetto da oltre 1,5 milioni di euro sarà l’Università di Parma, cui verranno destinati i locali ristrutturati. A questo punto la mia solidarietà va ai residenti di borgo Romagnosi che, loro malgrado, dovranno affrontare una vera e propria odissea nei prossimi mesi, consapevoli oltretutto dell’inutilità di questo intervento.

    Roberto Ghiretti
    Parma Unita

Lascia una risposta: