Sulle nomine l’amministrazione del sindaco Federico Pizzarotti finisce sempre in mezzo alle polemiche. Quella di Maurizio Olivieri – persona sicuramente più che competente ma troppo coinvolto nel Partito democratico – a direttore dell’Agenzia Territoriale per l’Energia e la Sostenibilità di Parma, non è andata giù a molti. Il consigliere di Parma Unita, Roberto Ghiretti, ha subito inviato un’interrogazione all’assessore Gabriele Folli. Il presidente del Movimento Nuovi Consumatori, Filippo Greci, coerente con la linea seguita già da tempo, si è invece rivolto alla Procura della Repubblica con l’ennesimo “corposo e dettagliato” esposto denuncia “per verificare se sussistano gli estremi del reato di Abuso in Atti d’Ufficio a carico di persone da identificare”.
Sul fronte politico, invece, è Ghiretti a chiedere lumi sulla nomina di Olivieri alla direzione dell’Agenzia, avvenuta lo scorso 1 giugno senza alcuna particolare comunicazione. Nomina che suona strana se non altro per la posizione politica di Maurizio Olivieri, vicino al capogruppo del Pd in Consiglio comunale Nicola Dall’Olio, duro oppositore della giunta Pizzarotti, con un passato di amministratore a Montechiarugolo e componente della segretaria provinciale del Pd. Il segretario provinciale del partito, Gianpaolo Serpagli, si è subito affrettato a precisare che si tratta di una scelta professionale fatta da Olivieri, che nulla a che fare con la militanza nel Pd.
Ghiretti quindi ricorda che la “nomina è avvenuta attraverso un bando di selezione che ha sollevato alcune polemiche sulla stampa locale. Ad attirare l’attenzione dei media è stato il fatto che si ricercasse un direttore con “laurea magistrale in discipline scientifiche o umanistiche con comprovata esperienza in ambito pubblico e multirelazione. Dovrà aver maturato un’esperienza almeno decennale in ambito pubblico nel settore tecnico amministrativo-manageriale” per un ruolo che avrà anche in capo funzioni fondamentali e specialistiche quali il bilancio e la gestione finanziaria. Pare inoltre che il curriculum del candidato selezionato dimostri sì un’esperienza decennale in ambito pubblico e in relazione alle tematiche ambientali ma che tali esperienze siano tutte di natura politica e non tecnico amministrativa”, si legge nell’interrogazione del capogruppo di Parma Unita.
Da qui le domande alle quali adesso sarà l’assessore Folli a dover trovare le risposte: “Assecondando quale criterio si è scelto di ricercare per il ruolo di direttore una figura che avesse una laurea magistrale in discipline scientifiche e umanistiche; Se sia in grado di confermare la correttezza dei titoli presentati dal candidato poi risultato vincitore; Se in particolare ritiene che le esperienze lavorative maturate nell’ambito di un incarico politico siano coerenti, a norma di legge, con le esperienze decennali richieste nell’ambito del suddetto bando”.