Parma Gestione Entrate, Finanza e polizia in viale Fratti, in Comune e...

Parma Gestione Entrate, Finanza e polizia in viale Fratti, in Comune e a casa dei dirigenti indagati per usura, falso e peculato. I particolari dell’inchiesta del pm Dal Monte

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Parma Gestione Entrate ispezione 3Guardia di Finanza e polizia di stato sono arrivati ieri mattina nella sede di Parma Gestione Entrate Spa, in viale Fratti, e ci sono rimasti fino a tarda sera. Si parla di una perquisizione alla ricerca di documenti da verificare, ma lo spiegamento di forze appare decisamente eccessivo. Niente auto civetta, ma macchine di finanza e polizia in sosta tutto il giorno davanti ai cancelli della partecipata. Come tante sono le oltre 57.000 multe elevate in pochi mesi dai varchi delle corsie degli autobus. Sanzioni in parte già annullate dal giudice di pace, ma l’amministrazione del sindaco Federico Pizzarotti ha deciso di ricorrere in appello proprio al fianco di Parma Gestione Entrate, la società di riscossione di cui la quota di maggioranza è nelle mani del Comune di Parma.

Uomini delle forze dell’ordine anche in Comune e nella sede della società privata – in via Emilio Casa – utilizzata da Parma Gestione Entrate per la notifica delle multe e degli altri atti connessi alla riscossione. Perquisizioni domiciliari a casa del presidente Enrico Tosi, dell’amministratore delegato Oscar Giannoni, e del direttore Pierluigi Allegri. Tosi e Allegri sono stati nominati dall’amministrazione Pizzarotti. Pesanti le accuse contenute negli avvisi di garanzia recapitati ai dirigenti dalla Procura della Repubblica. Si parla di usura, falso ideologico e peculato. C’è anche un quarto indagato, ma solo per falso ideologico: Federico Merli, responsabile della Docmail, agenzia di recapito che per PGE Spa ha gestito le notifiche. Fiamme gialle anche nella sede della Ica di La Spezia, che detiene il 40% della società.

Il falso ideologico sarebbe da ricollegare alla mancata notifica della multa, da parte del messo, a casa dei cittadini multati, che si sarebbero visti arrivare soltanto dopo molto tempo una raccomandata del Comune con il generico invito a ritirare atti presso la casa comunale. L’usura, invece, sarebbe da ricollegare all’aggio applicato fino al 2014 sulla riscossione delle multe, pari al 17%, poi sceso all’8%. Il peculato, infine, è il reato contestato per la mancata corrispondenza tra quanto incassato da PGE e quanto poi rigirato al Comune. Dove sono i soldi scomparsi?

Il controllo – l’ennesimo degli uomini delle Fiamme gialle (l’ultimo il 2 dicembre scorso) – è stato disposto dal pm Paola Dal Monte in seguito alle denunce sul sistema di notifica delle multe. Sembra che molte notifiche non sarebbero mai avvenute e che ci sarebbero discrepanze tra quanto incassato dalla società di riscossione e quanto è poi arrivato nelle casse del Comune. Pare inoltre che l’inchiesta miri ad accertare anche altre vicende, precedenti all’arrivo in Procura dell’esposto dei consumatori sulle multe. Una quarantina gli uomini, tra militari della Guardia di Finanza e agenti della Sezione Anticrimine della Squadra mobile della Questura di Parma, impiegati nell’operazione di ieri. Una decina gli impiegati di Parma Gestione Entrate portati in Questura per essere sentiti come persone informate sui fatti.

Parma Gestione Entrate ispezione 2

L’attività di sportello in viale Fratti è tuttavia proseguita con una certa regolarità. Due militari delle Fiamme gialle al cancello d’ingresso verificano il passaggio degli utenti che possono comunque accedere ai servizi gestiti da PGE Spa.

Sulla questione Parma Gestione Entrate si erano mosse le associazioni dei consumatori, prima fra tutti il Movimento Nuovi Consumatori, presentando anche diversi esposti alla Procura della Repubblica. Non solo, la questione è inevitabilmente finita sui tavoli della politica, trattata anche in consiglio comunale. Proprio nelle scorse settimane il Comune di Parma aveva deciso di vederci chiaro su PGE Spa, incaricando una società di revisione terza – la parmigiana PriceWaterhouseCoopers – di effettuare le verifiche e di relazionare entro un mese. Il tutto per una spesa prevista pari a 47mila euro.

Parma Gestione Entrate ispezione

LA NOTA DELL’AMMINISTRAZIONE PIZZAROTTI

“L’Amministrazione Comunale segue con attenzione l’indagine in atto, che riguarda la partecipata Parma Gestione Entrate – si legge in una nota diffusa dal Comune di Parma –. Lo fa ribadendo piena fiducia nel lavoro della Magistratura, e ricordando  che il Comune è il primo interessato a fare piena luce sulle vicende che riguardano la società in questione, tanto che l’Amministrazione  da tempo ha avviato verifiche e, nello specifico, ha incaricato una società specializzata, affinché controllasse in modo puntuale eventuali situazioni di criticità o di comportamenti scorretti nella gestione delle attività che PGE svolge per conto del Comune.

L’azione è stata intrapresa proprio allo scopo di tutelare il Comune stesso da possibili danni, non solo economici,  e soprattutto i cittadini, in caso fossero stati danneggiati a  loro volta da procedure errate, a cominciare dalle modalità di notifica delle contravvenzioni.

Alla luce degli eventi in atto, il Comune valuterà gli opportuni eventuali provvedimenti da assumere nei confronti della Società, allo scopo di garantire la trasparenza e il buon funzionamento nella gestione delle entrate di competenza dell’Ente”.

3 COMMENTI

  1. Usura, peculato e falso ideologico. Ipotesi di reato che pesano come macigni sull’attuale dirigenza di Parma Gestione Entrate. In attesa di conoscere i fatti e le circostanze contestate una prima considerazione politica ritengo si possa fare. In questi mesi sono state molte le occasioni in cui si è chiesto conto di cosa stesse avvenendo all’interno della partecipata e, nonostante i molti dubbi espressi su una serie di partite, non ultima la nomina a Presidente di un esperto informatico, la risposta del Comune e dell’assessore al Bilancio Ferretti è sempre stata invariabilmente che andava tutto bene. Nel caso più recente, quello relativo alle notifiche delle multe, si è arrivati addirittura a rispondere ad una interrogazione articolata su sei domande con un semplice “stiamo verificando”.
    Temo che su questa vicenda forse un pochino di celerità nel verificare avrebbe giovato a tutti e avrebbe consentito oggi di non fare la figura di quelli che nella migliore delle ipotesi non si erano accorti di nulla.
    Qualunque altro giudizio dovrà forzatamente attendere lo sviluppo dell’inchiesta, per il momento mi aspetto però che domani, in occasione del Consiglio Comunale la Giunta riferisca in aula in modo esemplare, spiegando nel dettaglio cosa sia successo e quali misure intenda adottare nell’immediato. È un atto a questo punto dovuto nei confronti della città, in nome di quella trasparenza che purtroppo su questa come su altre partite è venuta a mancare completamente.

    Roberto Ghiretti
    Parma Unita

  2. Cosa aspetta il Comune a chiudere PGE?

    Il MoVimento 5 Stelle è da sempre contrario ad ogni forma di riscossione effettuata attraverso S.p.A come Equitalia. il cui unico scopo è ricavare profitto dalle sofferenze e dal dolore dei cittadini e delle imprese.

    A Parma anni fa è stata creata la Società Parma Gestione Entrate che è due o tre volte peggio di Equitalia. L’aggio applicato sembra si configurasse come interesse usurario (ben il 17%!), non aveva l’autorizzazione a riscuotere, ed ha come socio al 40% un’impresa privata: la ICA S.r.l (mentre Equitalia è al 100% una società pubblica)..

    E’ da diverse settimane che raccogliamo firme per chiedere al Comune di Parma di procedere senza indugio allo scioglimento e messa in liquidazione di Parma Gestione Entrate, in coerenza con il programma elettorale del MoVimento 5 Stelle locale e nazionale, in coerenza con le indicazioni date dall’Autorità Anti Corruzione e dal Governo, sull’eccessivo numero di società partecipate comunali, che avrebbero dovuto essere dismesse, in coerenza con l’operato del Commissario Straordinario Ciclosi, ma specialmente in coerenza con la civiltà ed il senso di comunità di cui questa città ha estremo bisogno.

    La risposta del Comune di Parma alle denunce del Movimento Nuovi Consumatori e dei cittadini vessati da questa società (fra i quali una signora che ha avuto un malore per una multa enormemente sbagliata), è stata dapprima di difesa ad oltranza, con minacce di denunce per diffamazione annunciate dal Sindaco e dall’assessore Ferretti, e successivamente, dando l’incarico di controllare eventuali irregolarità nello svolgimento di una funzione pubblica ad una società straniera (privata)! Un corto circuito istituzionale che ha del grottesco.

    Visti i recenti fatti di cronaca, chiediamo al Comune di Parma con rinnovato vigore che chiuda al più presto Parma Gestione Entrate, una “partecipata” voluta dalle precedenti Amministrazioni dalle quali un Sindaco a 5 Stelle avrebbe dovuto prendere le distanze fin da subito, come gli chiedono le centinaia di cittadini che hanno firmato il nostro appello, e le migliaia di coloro fatti oggetto delle “attenzioni” di questa Società.

    Amici di Beppe Grillo di Parma e provincia

  3. Fiducia nella magistratura

    Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle intende chiarire che ha piena fiducia nelle attività della magistratura e si augura che le indagini portino presto a riscontri più certi, nell’interesse di tutta la città. Riteniamo che l’amministrazione comunale abbia agito correttamente nell’avviare una procedura di indagine interna senza attendere l’intervento della magistratura, a dimostrazione che è nostro interesse fare chiarezza. Un’amministrazione targata 5 stelle non deve lasciare alcun dubbio su quale sia il suo atteggiamento nei confronti di ipotetici reati. Allo stesso tempo non intendiamo emettere sentenze in una fase preliminare. Ciò che però deve essere chiaro a tutti è che questa amministrazione, questa maggioranza e questa forza politica non devono nulla a nessuno e quindi non hanno bisogno di difendere nessuno per partito preso.

    Secondo quanto emerso in queste ore pare che i reati ipotizzati si riferiscano a procedure interne partite ben prima dell’insediamento di questa amministrazione e passate anche attraverso ben due commissari prefettizi. Questo non per sollevare da eventuali responsabilità, ma piuttosto per evidenziare come al momento del nostro arrivo, nel 2012, i problemi della “galassia partecipate” erano tanti e non di facile soluzione. L’Assessore Capelli prima e l’Assessore Ferretti hanno compiuto un lavoro enorme che questa maggioranza gli riconosce e grazie al quale, ora, nella nostra città non si parla più di fallimento, ma di investimenti.

    Movimento 5 Stelle – Gruppo consiliare