Libia, liberi due operai della Bonatti Spa. Il videomessaggio di Gino e...

Libia, liberi due operai della Bonatti Spa. Il videomessaggio di Gino e Filippo

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Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, due dei quattro operai della Bonatti Spa di Parma – – impegnati nella costruzione di impianti petroliferi per conto di Eni – rapiti in Libia il 19 luglio scorso, sono tornati in libertà. A poche ore dalle drammatiche notizie che annunciavano la morte degli altri due ostaggi Salvatore Failla e Fausto Piano (leggi), usati come scudi umani dai loro carcerieri durante un assalto, arriva la conferma alla notizia lanciqata per primo dal grande inviato de La StampaDomenico Quirico.

Pollicardo e Calcagno appaiono in buone condizioni nel video diffuso appena arrivati in una stazione di polizia libica, sotto la tutela del Consiglio militare della città, dopo essere stati ritrovati in una casa alla periferia di Sabratha, a 70 chilometri da Tripoli. Pollicardo ha anche scritto un biglietto: “Oggi 5 marzo 2016 siamo liberi e stiamo discretamente ma psicologicamente devastati. Abbiamo bisogno di tornare urgentemente in Italia”.

Ancora da chiarire il modo in cui è avvenuta la liberazione, anche se appare fuor di dubbio che sia da mettere in relazione alla morte degli altri due operai della Bonatti Spa, Failla e Piano. Fonti istituzionali libiche parlano infatti di scontri a fuoco tra jihadisti dell’Isis e militari di Tripoli supportati da forze alleate, in cui sarebbero morti i due operai perché utilizzati come scudi umani. Mentre Pollicardo e Calcagno, forse approfittando della confusione, sarebbero riusciti a liberarsi da soli.

Tutto plausibile, ma c’è grande cautela. Prima di poter ricostruire quanto accaduto, è necessario che i due operai tornino in Italia dove saranno innanzitutto ascoltati dalla Procura della Repubblica di Roma. Di certo si sa anche i due operai tornati in libertà hanno potuto già parlare al telefono con le rispettive famiglie.

 

 

1 COMMENTO

  1. Il sindaco Federico Pizzarotti: tiriamo un sospiro di sollievo

    Apprendiamo con sollievo che Gino Pollicardo e Filippo Calcagno sono liberi e presto saranno restituiti alle loro famiglie, dopo tanti mesi di angoscia e dopo le convulse ultime ore vissute in prigionia.

    Tiriamo un sospiro di sollievo insieme ai loro familiari, ai compagni di lavoro a all’azienda Bonatti, dopo l’angoscia che ha fatto seguito ai tragici eventi di ieri, sui quali auspichiamo che sia fatta piena luce, pur nella dolorosa consapevolezza che ciò non renderà meno amaro il dispiacere per la morte degli altri due lavoratori sequestrati.

    A Gino e Filippo va tutta la nostra solidarietà e, sicuri di interpretare i sentimenti dell’intera comunità di Parma, esprimiamo la gioia per la loro riacquistata libertà, nella certezza di averli presto in Italia.

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