Sindacato di Polizia: da lunedì tanti agenti in sciopero della fame

Sindacato di Polizia: da lunedì tanti agenti in sciopero della fame

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sindacato di poliziaNon solo un’agente di polizia di Parma, Anna De Pace, ma a turno tanti altri poliziotti, a partire da lunedì, inizieranno lo sciopero della fame in segno di solidarietà con Gianni Tonelli, il segretario generale del Sap (Sindacato autonomo di polizia) che ieri, dopo 43 giorni di protesta con rifiuto del cibo, è finito in ospedale a causa di un malore che lo ha colto proprio mentre si trovava nel gazebo allestito in piazza Montecitorio.

Per Tonelli si è reso necessario il ricovero all’ospedale Santo Spirito: troppi 18 chili persi in soli 43 giorni. L’acqua da sola non basta. Adesso ne risente anche la sua salute.

Da lunedì, dunque, tanti altri aderenti al Sap inizieranno lo sciopero della fame nel tentativo di farsi sentire dai vertici del governo, ai quali contestano ritorsioni ai danni di agenti oltre che le ormai annose carenze di organico e di mezzi con cui la polizia deve fare i conti ogni giorno.

“Il Segretario Generale del SAP ha sopportato i patimenti di 43 giorni di sofferenza fisica – sottolinea Andrea Camporesi, segretario provinciale SAP di Parma – ma il dolore più grande è stata l’indifferenza delle autorità di Governo ed in particolare del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro dell’Interno Angelino Alfano oltre al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a cui è stato inviato, a più riprese, un accorato appello. Un silenzio sordo e preoccupante. A nulla è valso che un servitore dello Stato abbia messo la propria salute e la propria vita nelle mani di chi ha la responsabilità della sicurezza e del vivere civile del nostro paese. Prestare attenzione allo sciopero della fame del Segretario Generale del SAP Gianni Tonelli avrebbe significato prendere atto delle gravi responsabilità contestate”.

“Queste ultime, tra l’altro – aggiunge Camporesi – sono state oggetto di una apposita denuncia alla Procura della Repubblica contro il Capo della Polizia Alessandro Pansa e il Questore di Roma Nicolò D’Angelo per aver sospeso con false motivazioni il poliziotto F.R. Un Agente di Polizia, già proposto per una promozione per merito straordinario, sospeso con false motivazioni e messo a mezzo stipendio con una figlia di 6 anni a carico. Nel decreto di sospensione a firma del Capo della Polizia si legge che F.R. avrebbe “deliberatamente prelevato materiale non più in uso al personale della Polizia di Stato per poi esibirlo…” ad un giornalista della trasmissione “Ballarò” andata in onda il 24 novembre 2015. Il SAP nel corso della conferenza stampa tenuta il giorno 21 gennaio ha dimostrato in maniera inequivocabile ed incontrovertibile, pubblicando l’intero video e tutta la documentazione del procedimento, che il presupposto del provvedimento di sospensione è falso. Alla stessa stregua è farlocca la motivazione alla base della sanzione irrogata allo stesso Tonelli – continua Camporesi – per aver indossato il giorno 21 novembre 2015 e il giorno 10 gennaio 2016 la maglietta ufficiale del SAP nel corso della trasmissione “In Mezz’ora” di Lucia Annunziata. Una polo che non poteva essere confusa con quella della divisa poiché su gli alamari e sul petto vi era stampato in grande evidenza il logo SAP ma soprattutto sulla schiena la scritta “I LOVE POLIZIA” lunga 28 cm e alta 4 cm con un cuore rosso sgargiante era a prova di “cretino”. Questi due episodi così come altri rappresentano una inaccettabile e vergognosa azione repressiva con strumenti illeciti nei confronti di un dissenso manifestato verso chi ha debilitato l’appartato della sicurezza. A fini politici l’Istituzione posta a salvaguardia della legalità e dei valori democratici alla base della nostra Repubblica ha agito come strumento di repressione politica o di autoconservazione”.

Secondo il segretario parmigiano del Sap, “tutto ciò è oggettivamente gravissimo ed è per questo che le Istituzioni hanno preferito ignorare la forte protesta civile e pacifica di Gianni Tonelli. E’ vergognoso che un servitore dello stato, impegnato non nella tutela di un interesse di bottega ma dell’intera collettività e della democrazia, sia stato volontariamente ignorato. La nostra non è un a democrazia commissariata e i poliziotti sono uomini liberi che hanno prestato giuramento alla Costituzione e non al “Mandarino” di turno. Per questo il SAP raccoglierà il testimone del sacrificio del suo Segretario Generale Tonelli e continuerà, sin dal prossimo lunedì, lo sciopero della fame organizzando una staffetta tra poliziotti, sempre in piazza Montecitorio davanti al tempio della nostra democrazia, per diffondere la consapevolezza della gravità di quanto accaduto”.

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