Festival della Parola nel nome di Luigi Tenco: dal 25 giugno alla...

Festival della Parola nel nome di Luigi Tenco: dal 25 giugno alla Corale Verdi anche Katia Ricciarelli

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Da “Vita sociale” a “Se stasera sono qui”, da “Come mi vedono gli altri” a “Mi sono innamorato di te”: Luigi Tenco, le sue canzoni e le sue parole sono il filo conduttore della quinta edizione del Festival della Parola di Parma, organizzato dall’associazione culturale Rinascimento 2.0, in programma alla Pergola della Corale Verdi, dal 25 al 27 giugno. Al cantautore piemontese, a 80 anni dalla nascita, è dedicata questa edizione della kermesse che tra incontri colloquiali – che prendono a prestito i titoli delle sue canzoni – e spettacoli (tutti a ingresso libero) vuole raccontare il Paese con la voce dei suoi protagonisti.

Tanti gli appuntamenti e tanti gli ospiti, fra cui Katia Ricciarelli, la giornalista Giuliana Sgrena, lo scrittore Nicola Zamperini, gli attori Fabrizio Coniglio e Alessia Giuliani, l’imprenditore Davide Bollati e la cantante Ginevra Di Marco che, in prima assoluta mercoledì 27 giugno, si esibirà con il suo gruppo insieme ai Filarmonici dell’Opera Italiana re-interpretando brani di Luigi Tenco.

Insieme a Tenco l’altra grande protagonista dell’edizione 2018 del Festival è la radio con il suo potere evocativo dato proprio dalla parola: suono e senso, informazione e approfondimento, musica e riflessione. Tre giorni intensi di confronto e di spettacolo in compagnia anche di Radio Capital e, con un ruolo di primo piano, i ragazzi di Radio Immaginaria, la prima radio interamente realizzata da 300 adolescenti in Italia e anche all’estero, che tra l’altro racconterà in diretta, con una postazione fissa e mobile, il mondo del festival sul palco, dietro il palco, tra il pubblico, nelle vie della città. Perché, come scrive Jay-Z, “la radio mi ha fatto pensare più in grande. Mi ha fatto pensare a dove avrebbe potuto condurmi il potere delle parole”. Sarà “presente” anche Radio Parma, con una delle sue voci storiche:  Andrea Gatti.

Si parte quindi il 25 giugno alle 18,30 con lo spazio intitolato “Se stasera sono qui”: il direttore artistico Manlio Maggio aprirà il Festival insieme a Ombretta Sarassi Binacchi, direttrice generale Opem Spa, main sponsor e a Michele Guerra, assessore alla cultura del Comune di Parma, che ha destinato un contributo alla manifestazione. Subito dopo (alle 19) il primo incontro “Quello che più conta”: è possibile produrre e, insieme, sviluppare progetti di bellezza sociale e ambientale? Di green economy e rapporto tra persona e pianeta parleranno, moderati da Luca Di Leo, capo delle relazioni con i media del gruppo Barilla, Alessio Alberini, consulente per le Pmi, Davide Bollati, presidente del gruppo Davines Spa e Caterina Micolano, operatrice sociale prestata alla comunicazione e al marketing sociale. A seguire (21,30) Parole note live con Giancarlo Cattaneo e Maurizio Rossato, direttamente dall’omonimo programma di Radio Capital: lo spettacolo, per la prima volta a Parma, abbina musica e parole a un’evocativa selezione di immagini proiettate in uno schermo gigante.

Il 26 giugno, invece, la parola passerà a Susanna Binacchi e Suor Rita Quaretti per il dibattito “Cara maestra”: il Festival ha deciso di dare la parola alle suore Maestre Luigine di Parma, la più antica istituzione educativa della città, che hanno cresciuto tante generazioni di studenti e ai loro ex allievi.  Poi, spazio a “Vita social(e)” con una domanda per tutti: si vive sempre più virtualmente, siamo certi che siamo noi ad usare i social e non il contrario? Ne discuteranno i ragazzi di Radio Immaginaria, che lo scorso aprile ha deciso di lasciare i social, Nicola Zamperini, giornalista e autore di “Manuale di disobbedienza digitale” e Giuliana Laurita, coordinatrice del Master in Social Media and Digital PR presso IED, Milano. Lo spettacolo serale sarà dedicato al “Viaggio di Nicola Calipari” con due attori, Fabrizio Coniglio e Alessia Giuliani, che ripercorrono insieme alla giornalista Giuliana Sgrena, liberata dallo stesso Calipari, la storia dello 007 italiano in un viaggio verso l’aeroporto dove l’euforia diventa all’improvviso tragedia.

Il 27 giugno, ultimo giorno del Festival, sarà di scena l’incontro “Come mi vedono gli altri” con Katia Ricciarelli, soprano e attrice, Artemio Cabassi, costumista e regista teatrale e Andrea Merli, melomane, critico musicale e “Impiccione Viaggiatore” del programma La Barcaccia di RAI Radio 3. Riflessioni sull’Italia e sul costume italico visti dal palcoscenico – attraverso la testimonianza di una delle più grandi dive del nostro tempo – ma anche nella vita di ognuno perché, con le parole di Tenco, “la mia paura è che a vedere me come sono io potrei rimanere deluso”. Alle 21,30 in prima assoluta Ginevra di Marco interpreta Luigi Tenco in “Mi sono innamorato di te (perché non avevo niente da fare)” accompagnata da Francesco Magnelli (tastiere e samples) e Andrea Salvatori (chitarre) e i Filarmonici dell’Opera Italiana (Gabriele Bellu e Francesco Bonacini al violino, Pietro Scalvini alla viola, Marco Ferri al violoncello).

Tra gli eventi collaterali, una sfida oratoria, da un’idea di NTV 3.1 in collaborazione con il Master Web Communication e Social media e il Corso di Giornalismo dell’Università di Parma, in co-organizzazione con AIGA, (Associazione Italiana Giovani Avvocati) sezione Parma, dal 25 al 27 giugno, alle 20:15, a margine degli incontri colloquiali, si svolgerà la fase finale della I edizione del Challenge retorico”, performance che vedranno come protagonisti studenti universitari, giovani avvocati e praticanti, sfidarsi nello sviluppo di un identico tema.

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