Autorità di Bacino: lotta al bracconaggio ittico nel Po

Autorità di Bacino: lotta al bracconaggio ittico nel Po

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Lotta dura al bracconaggio ittico che sta progressivamente depauperando le acque di moltissimi fiumi e canali in tutta la pianura padana. Attività che gli uffici di Polizia Idraulica attribuiscono a una vera e propria organizzazione delinquenziale che fa leva su gruppi coordinati tra loro in aree di azione determinate. Queste bande prelevano periodicamente dai corsi d’acqua quantitativi ingenti di pescato – che possono variare da alcuni quintali fino ad alcune tonnellate – utilizzando metodologie vietate, dannose per l’intero ecosistema, talvolta inquinanti e distruttive per l’intera fauna ittica dei bacini presi di mira.

All’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po a Parma si è per questo tenuto un incontro operativo della Consulta Interregionale per la gestione sostenibile e unitaria della pesca e della tutela del patrimonio ittico del fiume Po, con l’obiettivo di individuare rapidamente un percorso condiviso e soprattutto concreto nella fase di attuazione che porti al più presto alla redazione di un Piano Antibracconaggio su tutto il Grande Fiume e i suoi affluenti di bacino.

Seguendo ed ampliando il modello virtuoso attuato a Mantova negli ultimi due anni, in cui le istituzioni hanno sperimentato un percorso comune di lotta al bracconaggio ittico sotto il coordinamento delle Prefetture, da oggi anche in tutto il bacino del Po saranno convolte per il raggiungimento dello stesso obiettivo le Regioni, le Province, le Forze di Polizia e le Associazioni di pescatori sentinelle del reticolo sul territorio.

«É fondamentale che tutte le Regioni del bacino del Po collaborino insieme attivamente – ha rimarcato Simona Caselli, presidente in carica della Consulta e assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna – per dare finalmente una risposta adeguata al problema del bracconaggio che sta mettendo a rischio il patrimonio ittico del Po e sta compromettendo le prospettive di sviluppo turistico e di fruizione diffusa dell’intero fiume».

«Più che un tema da affrontare quello del bracconaggio sta diventando una vera e propria calamità da arginare con mezzi adeguati e l’Autorità di Bacino metterà a disposizione tutte le proprie competenze e la propria esperienza di coordinamento delle attività interregionali legate al fiume Po», ha dichiarato il segretario generale dell’Autorità di Bacino Meuccio Berselli. All’incontro parmigiano hanno presenziato anche i rappresentanti delle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto.

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