Parma in lutto: è morto Giuseppe Rodolfi, l’imprenditore del pomodoro

Parma in lutto: è morto Giuseppe Rodolfi, l’imprenditore del pomodoro

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Lutto nel mondo dell’imprenditioria parmigiana: è morto Giuseppe Rodolfi, aveva novant’anni. Lascia la moglie Gianna, i figli Aldo, Isabella e Maria Virginia. Per anni alla guida della Rodolfi Mansueto, azienda – tra i tanti – produttrice della celebre “Ortolina”. Rodolfi ricevette, per l’azienda, il premio Sant’ilario 2014. Si tratta una delle più antiche industrie di trasformazione del pomodoro in Italia: fondata nel 1896 a Vicofertile da Remigio Rodolfi, coadiuvato dal fratello Giuseppe.

Nel 1906 Mansueto, figlio di Giuseppe (e padre di Giuseppe, deceduto oggi), acquistò grazie all’aiuto del padre e dello zio un caseificio per la produzione del Parmigiano Reggiano situato a Ozzano Taro e vi costruì in adiacenza un’industria specializzata nella lavorazione del pomodoro; nacque allora ufficialmente l’azienda Rodolfi Mansueto.

Oggi è specializzata in polpe, sughi, polveri di pomodoro, pizza sauce, passati e concentrati, premiata non solo a livello locale ma anche da Confindustria a Roma.

Giuseppe Rodolfi è stato, nel 2007, socio fondatore dell’OI Pomodoro da Industria del Nord Italia. Per undici anni ha presenziato ad ogni assemblea e comitato di coordinamento dando un contributo fondamentale per la crescita dell’organizzazione interprofessionale e per il dialogo all’interno della filiera del pomodoro da industria.

Il commendatore Rodolfi – ricorda l’Organizzazione interprofessionale in una nota con cui porge le condoglianze ai familiari – è stato uomo di grande spessore morale, onestà e serietà e simbolo di quell’incontro tra tradizione ed innovazione che ha fatto grande l’industria di trasformazione del pomodoro del Nord Italia. Con l’educazione e il rispetto, riferibili alla signorilità tipica d’altri tempi, ha fornito un contributo fondamentale per il miglioramento del nostro settore e, sin dai primi passi, ha creduto nel valore dell’OI, sostenendola nei passaggi fondamentali della sua crescita e promuovendo instancabilmente il dialogo tra tutti i componenti della filiera“.

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