Al Tardini passa pure il Sudtirol (0-1), il Parma non spaventa più...

Al Tardini passa pure il Sudtirol (0-1), il Parma non spaventa più nessuno

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Parma-Sudtirol 0-1

Marcatori: 91′ Gliozzi

PARMA CALCIO 1913: Frattali, Iacoponi, Lucarelli (Cap.), Giorgino (17′ Simonetti), Nocciolini (70′ Nunzella), Baraye, Munari, Scozzarella (86′ Corapi), Di Cesare, Calaiò, Scaglia. A disposizione: Zommers, Mazzocchi, Sinigaglia, Ricci, Coly, Messina, Edera, Fall. All.: D’Aversa

SUDTIROL: Marcone, Riccardo, Bassoli, Cia, Furlan (Cap.) (86′ Rantier), Gliozzi, Tulli (88′ Lupoli), Di Nunzio, TaitTait, Broh, Bertoni (57′ Obodo). A disposizione: Fortunato, Montaperto, Baldan, Spagnoli, Lomolino, Torregrossa, Brugger, Packer. All.: Colombo

Arbitro: Riccardo Annaloro di Collegno

Assistenti: Lorenzo Abagnara di Nocera Inferiore e Pierluigi Della Vecchia di Avellino

Note: calci d’angolo 6-2; ammoniti Giorgino (9′), Bertoni (26′), Nocciolini (65′). Recupero: 2’pt, 5’st.

 

Non c’è due senza tre. E spesso al peggio non c’è fine. Ma delle due l’una: o il Parma non era quello visto con l’arrivo di mister Roberto D’Aversa, oppure non è questo. E sugli spalti sempre caldi del Tardini i tifosi cominciano a pensar male.

Ma in realtà qui più che di un venduto, si tratta di undici smemorati affetti da ansia da prestazione. Una squadra che non gioca più a calcio come sa, che crea poco e sciupa molto, che non sa a che santo votarsi per inventare qualcosa di concreto. E quando ci riesce è la fretta di arrivare a far naufragare una barca che imbarca acqua da tutte le parti.

Un’altra partita buttata via in malo modo dai ragazzi in maglia crociata, davanti a un onesto Sudtirol che – senza far nulla di straordinario – ha portato a casa i tre punti, rendendo al Parma pan per focaccia rispetto alla gara d’andata. E solo il caso ha voluto che la situazione non ci complicasse troppo per i gialloblu, che nonostante il disastro mantengono il secondo posto soltanto grazie all’AlbinoLeffe che ha imposto il pareggio al Pordeone (ora secondo con il Parma) e a un Ancona strepitoso che dopo lo 0-2 guadagnato al Tardini è riuscito a fermare sul 2 a 2 il Padova all’Euganeo.

Il Sudtirol trova la rete della vittoria al 91′, nel primo dei 5′ di recupero concessi da Annaloro, grazie a un bello spunto di Ettore Gliozzi. La classica doccia fredda che ha gelato il Tardini e che a fine gara si è trasformata in una pioggia battente di fischi all’indirizzo dei crociati. Bordate come non se ne sentivano da un po’ e per la verità tutte meritate. Oltre al risultato in campo è mancato davvero di tutto. Vano l’appello della curva “tutti uniti per la maglia e la città”.

Qualcuno ipotizza che il calo fisico della squadra possa dipendere dall’inizio di un lavoro specifico per la preparazione dei playoff. Ma ci sono ancora due gare da giocare e il secondo posto – con queste prestazioni – è d’obbligo per evitare l’incognita della prima gara secca. Gli avversari si chiamano Teramo e soprattutto Reggiana con la quale, si sa, la gara vale doppio, ma pesa sempre e solo tre punti. Uomo avvisato…

L’Alto Adige conferma, come dall’arrivo del tecnico Colombo, un ex Reggiana, il suo classico 3-5-2, con un centrocambo ben affollato e le linee abbastanza serrate. Davanti la coppia d’attacco è formata da Tulli e Gliozzi, mentre Lupoli va in panca. Un centrocampo, quello ospite, che ha il vantaggio di dare loro una costante superiorità a centrocampo, imbrigliando un po’ il gioco dei crociati che, come si sa, passa per il piede di Scozzarella.

Anche D’Aversa conferma tutto, ovvero il suo 4-3-3 con Giorgino al posto dello squalificato Scavone a far reparto con Munari e Scozzarella. Scaglia è preferito sempre a Nunzella sulla fascia destra difensiva e in avanti ci sono i soliti tre che la rete non la vedono più da un pezzo: Baraye, Calaiò e Nocciolini. Ma la scelta di Giorgino dura poco: al 17′ va fuori per un problema al ginocchio e al suo posto entra Simonetti. Giorgino nei pochi minuti che ha giocato ha fatto in tempo a commettere un fallo da arti marziali su Bertoni, una gamba tesa che costa un giallo e pure l’infortunio che lo ha costretto a ìd uscire. Forse questo era un altro segno dell’ennesima serata storta.

La partita non fa registrare sussulti, con Frattali appena chiamato in causa e Marcone praticamente in vacanza. Al 5′ Furlan da fuori chiama Frattali che devia in angolo con la punta delle dita, mentre al 6′ è Tulli ad anticipare Di Cesare e a mettere di testa il pallone sopra la traversa. Nulla di veramente trascendentale, ma è il Sudtirol a fare un po’ la partita con il Parma che soffre il pressing asfissiante degli ospiti. I crociati ci provano con qualche lancio lungo a scavalcare il centrocampo. Al 9′ arrivano il giallo e l’infortunio per Giorgino per l’entrata scomposta su Bertoni. Al 17′ il centrcampista crociato non ce la fa più e lascia a Simonetti.

Per vedere il Parma combinare qualcosa, bisogna attendere il 24′ quando Calaiò prova una delle sue rovesciate da posizione difficile e Marcone para senza difficoltà. Al 32′ Baraye, toccato duro poco prima da Bertone, si accascia per terra per un problema al ginocchio. Ma è bastato un po’ di spray per rimetterlo in sesto. Il Parma ci prova al 39′ con Nocciolini, ancora con una rovesciata in area, ma il pallone è fuori. Al 43′ Scozzarella recupera un pallone e organizza una rapida ripartenza del Parma servendo Calaiò, il cuo tiro è però centrale e non impensierisce l’estremo difensore ospite. Per il primo tempo può bastare così, ma dagli spalti piovono già i fischi all’indirizzo dei crociati. Troppo lenti e prevedibili, oltre che impacciati.

Nella ripresa il Parma ritorna in campo rabbia e determinazione, ma non con freddezza e precisione. Quindi collezione alcuni angoli in pochi minuti e nulla più. Da registrare all’11’ il solito gioco di gambe di Baraye che salta un avversario, entra in area e calcia con il destro, ma il suo tiro è ribattuto in corner da un difensore. Sembra strano che chi deve fare la partita sia costretto ad affidarsi al contropiede, ma tant’è e quindi al 17′ è Calaiò a servire Nocciolini che non triangola con il compagno e tira in porta. Ne esce un telefonato che Marcone non ha difficoltà a bloccare. L’ennesima dimostrazione di quell’ansia da prestazione che non fa bene al Parma. Appena 3′ dopo, per un inutile fallo su Tulli arriva il giallo anche per Nocciolini. D’Aversa decide di tentarle tutte: dentro Nunzella per Nocciolini, con Scaglia che passa da difensore ad esterno d’attacco. Ma è il Sudtirol a provarci. Il Parma praticamente non c’è e neppure il cambio di Scozzarella con Corapi è servito a molto.

E’ il 91′ quando la tragedia si consuma del tutto come in una bella opera verdiana: Gliozzi supera Nunzella e calcia da posizione impossibile, ma Frattali non può nulla. E’ lo 0 a 1 che il Parma, malgrado le corse e la confusione, non riesce più a raddrizzare.

Alla fine ai tre fischi canonici del direttore di gara, se ne sono aggiunti migliaia piovuti dal Tardini. Adesso non è più tempo di scuse, i tifosi del Parma che ogni settimana vestono di gialloblu il Tardini o gli spalti concessi dalle squadre avversarie, non ne possono più. Non del risultato che ci può sempre stare, ma di quanto visto – soprattutto non visto – nei 90′.

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