Padova-Parma, parlano i tecnici Brevi e D’Aversa. Convocati e probabili 11

Padova-Parma, parlano i tecnici Brevi e D’Aversa. Convocati e probabili 11

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La vigilia è di quelle che contano, ma al Centro sportivo di Collecchio nessuno vuol sentire parlare di partita dell’anno. A cominciare dal tecnico Roberto D’Aversa che considera quella di Padova una sfida importante, da vincere, ma tutt’altro che definitiva. Domani, mercoledì, alle 20.30, allo stadio Euganeo, per la giornata numero 33 di questo lunghissimo torneo di Lega Pro, ad arbitrare la sfida tra Padova e Parma sarà Antonello Balice di Termoli, coadiuvato dagli assistenti Andrea Trovatelli di Pistoia e Marco Pancioni di Arezzo. 

Squadre praticamente al completo per il big match (ai padovani mancherà soltanto il centrocampista Luca Berardocco squalificato). C’è attesa per vedere quali saranno le soluzioni adottate dai due tecnici. Oscar Brevi del Padova è rimasto sempre fedele al suo 3-5-2, mister Roberto D’Aversa sicuramente dovrà apportare qualche correttivo al suo classico 4-3-3. I tifosi del Parma, numerosi come al solito al seguito della squadra, vorrebbero tanto vedere i loro beniamini restituire pan per focaccia agli avversari dopo quel bruttissimo 1 a 4 registrato all’andata al Tardini, costato il posto all’ex tecnico Luigi Apolloni, seguito dai responsabili tecnici e dall’ex presidente Nevio Scala.

Proprio il tecnico ducale, al termine della seduta di rifinitura, ha presentato i temi della gara al Centro sportivo di Collecchio prima si salire con i suoi a bordo del bus che li ha portati nella città veneta.

“Quella di domani è una partita importante, perché giochiamo contro una squadra forte, attrezzata per vincere il campionato. Sta a noi dimostrare la nostra qualità e, soprattutto, la nostra personalità. Si tratta di una gara importante, ma non ancora fondamentale per il secondo posto, a sei giornate dal termine. Non sarà decisiva, ma dobbiamo vincerla”, dice senza mezzi termini mister D’Aversa.

“E’ un incontro che vale tre punti, in cui dobbiamo cercare di dare continuità alle nostre ultime prestazioni – ha sottolineato il tecnico -. Veniamo da un buon momento e domani per noi è sicuramente un bel banco di prova. Sarà l’occasione per dimostrare quanto valiamo. Quando si ha un ciclo o un mini ciclo come questo di tre partite in otto giorni, bisogna pensare sempre alla prossima partita. Contro la Maceratese dovevo pensare ad alcuni aspetti, con Munari che rientrava e aveva bisogno di fiducia e minuti. Dovevo gestire alcune situazioni”.

Due parole anche sulle tifoserie, alle quali D’Aversa sembra dare tutta la fiducia: “Se si vogliono riportare spettatori allo stadio c’è bisogno di cambiare le regole, di dare fiducia ai tifosi e di responsabilizzarli. Di conseguenza penso che, malgrado gli episodi dell’andata tra le tifoserie di Parma e Padova, sia stato giusto non vietare la trasferta e non assumere provvedimenti restrittivi a proposito. Dobbiamo dare segnali di maturità e prenderci responsabilità anche sotto questo punto di vista. Sicuramente giocare con il pubblico allo stadio è più bello”.

“E’ ora di cambiare la mentalità nostra che non è sempre impeccabile – ha poi ammesso Roberto D’Aversa, tornando a parlare di calcio giocato -. Se la nostra squadra scende in campo per portare a casa il risultato, lo centrerà in pieno. Il Padova è una squadra forte, costruita per vincere e per fare bene. Ha giocatori forti, come Emerson e Dettori, che sono stati protagonisti in categorie superiori. Forse non gioca un bel calcio, ma è comunque una squadra pratica contro cui si fatica parecchio a fare calcio. Possiedono caratteristiche importanti. Emerson è bravo nelle verticalizzazioni immediate e nei cambi di gioco. Hanno due giocatori di gamba molto importanti. Sta a noi limitare le loro qualità e sfruttare i loro limiti”.

L’orizzonte temporale del tecnico crociato e della squadra però è limitato alla serata di mercoledì. Al resto ci si penserà successivamente. “Se dovremo disputare i playoff, li giocheremo – sottolinea infatti D’Aversa -. Ora, però, non ci si pensa. Conosco già qualche squadra degli altri gironi. Il Foggia, il Catania e il Lecce. Sono squadre che ho seguito un pochino. Però, ripeto: analizzeremo le avversarie quando sarà il momento di giocarci. Sarei potuto andare a Padova, è vero, ma non mi poteva capitare di meglio che Parma per la carriera che ho fatto fin qui. Ho allenato due anni a Lanciano e venire a Parma è stato un grande salto di qualità. La questione della risoluzione del contratto con Bassi? Ci ho parlato domenica prima della partita, spiegandogli perché la scelta sarebbe ricaduta su Frattali. Non ho più parlato con lui dopo. La società non c’entra nulla. Abbiamo preso un portiere, perché nel momento in cui Zommers sarebbe stato convocato dalla Nazionale e Frattali era infortunato, noi ci saremmo trovati con un portiere della Berretti in porta. Frattali si è fatto male, noi abbiamo preso un portiere affidabile che era Davide Bassi. Ora, però, non dobbiamo cercare nessun colpevole in questa vicenda, perché non ce ne sono. Non giudico – conclude D’Aversa – la scelta di Bassi, ma ho appreso, ieri, dalle parole della società che sarebbe voluto andare via. Rispettiamo la sua scelta ma noi a Parma non vogliamo tenere nessuno controvoglia”.

PARMA CALCIO: CONVOCATI E PROBABILE 11

Mister Roberto D’Aversa ha convocato 23 giocatori già partiti per il ritiro di Padova. Non fanno parte della lista gli infortunati Desiderio Garufo e Davide Giorgino, oltre al centrocampista Crocefisso Miglietta.

Portieri: Alioune Fall, Pierluigi Frattali, Kristaps Zommers

Difensori: Mohamed Coly, Valerio Di Cesare, Simone Iacoponi, Alessandro Lucarelli, Michele Messina, Leonardo Nunzella, Giacomo Ricci, Lorenzo Saporetti

Centrocampisti: Francesco Corapi, Gianni Munari, Luigi Alberto Scaglia, Manuel Scavone, Matteo Scozzarella, Lorenzo Simonetti

Attaccanti: Yves Baraye, Emanuele Calaiò, Simone Edera, Pasquale Mazzocchi, Manuel Nocciolini, Davide Sinigaglia

Per quanto riguarda la probabile formazione che D’Aversa manderà in campo, è lecito aspettarsi qualche novità soprattutto nel modulo. Difficile, quindi, ipotizzare quali siano le idee nella testa del mister. Se D’Aversa deciderà per un modulo più o meno a specchio rispetto a quello del Padova – l’ultima volta che ha adottato il 3-5-2 è stato nella gara vinta di misura al Tardini sul Santarcangelo – potrebbero scendere in campo Frattali tra i pali, in difesa giocherebbero Iacoponi, Di Cesare e Lucarelli. A centrocampo, sulle fasce potrebbero agire Scaglia e Mazzocchi, entrambi in grado di assicurare anche la fase difensiva, oltre a fare da cursori in avanti. Play sarà come al solito Scozzarella, affiancato da Munari e Scavone. In avanti, confermato Calaiò, potrebbe essere preferito Baraye.

La soluzione tradizionale, ovvero il 4-3-3, potrebbe in questo caso generare delle sofferenze sulla linea centrale con problemi in fase d’interdizione. Ma se questo fosse il modulo, magari con qualche correttivo, scelto a sorpresa da D’Aversa, allora si vedrebbero in campo Frattali tra i pali, con Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli e Scaglia in difesa, mentre Munari, Scozzarella e Scavone si occuperebbero del centrocampo e il tridente ormai confermatissimo Nocciolini, Calaiò e Baraye.

 

 

QUI PADOVA CALCIO

Dopo lo scivolone di Salò, costato il secondo posto faticosamente conquistato a danno del Parma, anche in casa Padova se ne sono dette tante. Il tecnico Oscar Brevi non svela le carte, ma non è esclusa qualche sorpresa dell’ultimo momento. L’obiettivo, infatti, per i padovani è vincerle tutte.

“Ho letto tante cose, ognuno è libero di pensarla come crede – esordisce mister Oscar Brevi –. Il Parma è cambiato tanto rispetto alla partita di andata, difensore sinistro, terzino destro, centrocampisti, portiere, in tutto 6-7 giocatori. E’ normale che sia una squadra ristrutturata, hanno perso Evacuo e Canini, hanno cambiato allenatore e anche modulo tattico. Nelle ultime due partite hanno giocato con il 4-3-3, in altre partite in modo diverso. Posso immaginare le scelte che farà il mio collega, sono partite difficili, scontri diretti”.

“Dobbiamo cercare di fare risultato, fino a quando la matematica ci dà una speranza dobbiamo lottare in tutte le partite nello stesso modo – ha poi aggiunto il tecnico del Padova -. Quando affronti avversarie che guidano la classifica o sono al secondo posto il coefficiente di difficoltà è piuttosto elevato. Una sconfitta non può scalfire le certezze che ci siamo costruiti. La mia fiducia è incondizionata dall’inizio alla fine. Non mi scalfiscono le critiche, vanno accettate ma non si può distruggere tutto. Padova e Parma si equivalgono? Si, direi di sì, siamo molto vicini come posizione di classifica e come andamento in campionato, vedremo domani quello che accadrà”.

PADOVA: I CONVOCATI E IL PROBABILE 11

Portieri: 1 Bindi, 22 Favaro

Difensori: 2 Tentardini, 3 Favalli, 13 Sbraga, 15 Monteleone, 16 Madonna, 19 Russo, 20 Boniotti, 23 Cappelletti, 25 Emerson

Centrocampisti: 5 Dettori, 6 Mandorlini, 8 De Risio, 11 Bobb, 17 Gaiola, 18 Mazzocco

Attaccanti: 9 Altinier, 10 Neto Pereira, 21 Alfageme, 33 De Cenco

La formazione formazione di partenza del Padova dovrebbe quindi vedere Bindi tra i pali, con la linea difensiva formata da Sbraga, Emerson e Cappelletti. Il pacchetto di centrocampo dovrebbe essere composto da Madonna, De Risio, Mandorlini, Dettori e Favalli, mentre si ricompone la coppia d’attacco assente nelle ultime due uscite, ovvero Altinier – Neto Pereira.

 

I PRECEDENTI

Due squadre in perfetto equilibrio: nei 44 precedenti, si contano 14 vittorie del Parma e 13 del Padova, oltre a 17 pareggi. Ma i veneti hanno segnato di più, 56 volte, contro le 48 dei crociati. In casa del Padova, a prevalere è il segno X: ben 10, infatti, i pareggi, con 7 vittorie dei padroni di casa e 5 del Parma. Trenta le reti segnate dai galletti e 25 quelle dei crociati.

L’ultima vittoria del Parma a Padova risale alla stagione 2005-2006, uno 0-1 valevole per una gara di Coppa Italia. Per quanto riguarda il campionato, invece, gli ultimi precedenti fra le due squadre, prima di questa stagione, risalgono al 1995/1996, quando entrambe giocavano in serie A. In quella stagione i crociati passarono all’Euganeo per 1 a 3 e vinsero al Tardini per 2 a 1. Anche l’annata precedente, sempre in A, ha sorriso ai colori gialloblu: il Parma ha vinto 0 a 3 a Padova e 1 a 0 al Tardini.

 

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