“Non una di meno”, il “femminismo” sfila in città

“Non una di meno”, il “femminismo” sfila in città

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Da Piazzale Santa Croce a piazza Garibaldi, con slogan e cartelli anche di dubbio gusto sfilati lungo via D’Azeglio e il Ponte di Mezzo. Così alcune centinaia di donne di Parma, accompagnate da tanti maschi, hanno manifestato – su un tema serio, serissimo, come quello della violenza di genere – con una parata dal retrogusto carnevalesco. Con forti tinte “femministe” che sembrano travalicare i nobili scopi dell’iniziativa. Manifestazione destinata probabilmente ad esser vana anche sul fronte della sensibilizzazione. Come evidentemente è stata quella del 25 novembre scorso. Annacquati i diversi cartelli meritevoli di citazione, accomunati dallo slogan internazionale “Non una di meno”.

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Il problema delle violenze di genere – psicologiche, fisiche, economiche – richiede ben altre risposte, a cominciare dalla celerità dell’intervento delle istituzioni a protezione delle vittime, sia pur potenziali, di violenza.

I sindacati Usi, Slai Cobas per il sindacato di Classe, Cobas, Confederazione dei Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usi-Ait, Usb, Sgb ed Flc Cgil, hanno invece indetto uno sciopero generale delle donne in occasione dell’8 marzo per denunciare anche le disparità di trattamento sul posto di lavoro. Un problema antico e mai affrontato. Ma tantissime donne, come tutti gli altri giorni, hanno lavorato duro.

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