Sicurezza, Pizzarotti incontra il ministro Minniti: più agenti alla Polizia e Polfer...

Sicurezza, Pizzarotti incontra il ministro Minniti: più agenti alla Polizia e Polfer fino alle 22

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Il sindaco Federico Pizzarotti con la senatrice Maria Mussini e il ministro dell’Interno Marco Minniti

Trasferta romana per il sindaco Federico Pizzarotti e l’assessore alla Sicurezza Cristiano Casa, ricevuti al Viminale dal ministro Marco Minniti al quale hanno consegnato una lettera per spiegare il bisogno di sicurezza dei parmigiani. All’incontro ha preso parte anche la senatrice del gruppo misto Maria Mussini.

“Oggi ho incontrato il Ministro Minniti per chiedere più sicurezza per i cittadini di Parma – scrive il sindaco Federico Pizzarotti –. Ero insieme all’assessore Casa e alla senatrice Mussini, e abbiamo fatto due richieste precise: prolungare l’orario della polizia ferroviaria sino alle ore 22 e incrementare l’organico della polizia di 20 unità. Richieste concrete e misurate su cui il ministro ha detto che presterà la massima attenzione”.

Concetti che il sindaco ribadirà martedì 7 marzo dalle 8.25, in diretta su Omnibus, trasmissione tv de La7. Pizzarotti sarà insieme ai colleghi Alessandro Canelli di Novara e Francesco Miglio di San Severo, cittadina pugliese balzata in queste ore agli onori della cronaca per la grave recrudescenza della criminalità locale. Sarà ospite anche Gennaro Migliore (Pd), sottosegretario alla Giustizia, già incontrato in precedenti occasioni da Pizzarotti, ma senza esito positivo sulle richieste per Parma.

Farò presente tutte le iniziative portate avanti da Parma, ma lo dirò chiaro e tondo: per rispondere alle esigenze legittime dei nostri concittadini, è necessario che il governo non si perda in chiacchiere e cominci a investire seriamente sulla sicurezza delle nostre città“, conclude il sindaco Pizzarotti.

Intanto, in coincidenza con Mercanteinfiera, a Parma è arrivata la squadra antiterrorismo: quattro carabinieri super addestrati e dotati di mezzi blindati per il controllo di zone sensibili, ma pronti anche ad agire in caso di malaugurato bisogno.

1 COMMENTO

  1. Il sindaco di Parma si presenta a chiedere agenti di polizia di stato al ministro dimenticando quando non ha fatto per la polizia municipale.
    Il sindaco dopo aver promesso l’assunzione di dodici agenti di polizia municipale entro ottobre 2014, quando già si sapeva che le assunzioni da lì a qualche mese non sarebbero più state possibili, non ne fece nulla. Non si venga poi a tirar fuori la balla del debito, qualche mese fa Effetto Parma ne ha smentito l’ammontare.

    Da anni la polizia municipale di altre città emiliano-romagnole portano a termine operazioni di rilievo nazionale contro il degrado, traffici illegali, a favore di un sistema di sicurezza per le rispettive città. A Parma non si può fare perché così ha deciso e stabilito il sindaco che più volte ha detto “la polizia municipale non lo può fare”. Come mai gli altri lo fanno? Non sarà forse una mancanza di volontà politica? Oppure non ci si vuole occupare dei temi importanti perché difficili da gestire?

    Il sindaco di Parma scarica quindi le responsabilità sul Governo dimenticando e nascondendo le proprie, obliando la sua funzione primaria.
    Molti agenti della polizia municipale di Parma hanno competenze molto importanti che potrebbero essere di grande aiuto alla città e alla sicurezza, senza una gestione attenta e oculata questi agenti non possono operare.

    Al ministro per esempio non sono stati chiesti gli strumenti chiave per ritornare a essere attivi e capaci nel “fare” sicurezza come l’accesso alle banche dati del Ministero per i controlli sulle persone, per conoscere le condizioni della persona controllata nei confronti della legge che, magari, potrebbe essere un ricercato. Ora i ricercati vengono identificati da carabinieri, guardia di finanza e polizia di stato solo se gli stessi commettono un reato o in situazioni analoghe. La polizia municipale, i cui agenti sono sempre per strada e conoscono la città, non può fare controlli.

    Si chiedono più agenti al ministro ma non si chiede e non si propone una maggiore collaborazione attiva sulle tematiche primarie come spaccio e prostituzione. Il nuovo decreto legge sulla sicurezza urbana amplia i poteri dei sindaci ma per Parma non si chiede e non si propone nulla perché il sindaco di Parma ha detto che non si può fare. Il presidente Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, è invece attento all’argomento e ha chiesto invece più strumenti proprio per garantire più sicurezza ai cittadini.

    Mi batto da lungo tempo per la sicurezza a Parma, per questo motivo e per la funzione di controllo sul mandato politico del sindaco devo intervenire con forza. Devo invitare i cittadini a dare una svolta all’amministrazione di questa città, perché tutti noi possiamo tornare a sentirci sicuri.

    Giuseppe Pellacini
    Capogruppo Consiglio Comunale
    Centristi per Parma

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