Le imprese di Parma pagano con i voucher: oltre 1,2 milioni venduti...

Le imprese di Parma pagano con i voucher: oltre 1,2 milioni venduti nel 2016

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Il lavoro a Parma c’è, ma preferiscono pagarlo con i voucher. Questa la fotografia proposta dalla Cgil di Parma, secondo la quale fra il 2014 e il 2016 si è passati da poco più di 654 mila ad oltre 1,23 milioni di voucher venduti per la stragrande maggioranza nelle tabaccherie del territorio. Il segretario generale Massimo Bussandri e il segretario della Camera del Lavoro Giuseppe Braglia hanno messo il dito nella piaga: a ricorrere ai buoni lavoro non sono gli anziani che occasionalmente hanno bisogno di ripulire il giardino, ma le imprese che ne utilizzano quasi la metà. Soprattutto quelle del commercio e del turismo, ma anche dell’edilizia e dei servizi. Ed è stato anche ricordato come una barista del centro, sostenuta dalla Cgil in una vertenza, è riuscita a dimostrare comunque che il suo era un rapporto di lavoro subordinato a tutti gli effetti.

Pochissimi i buoni lavori utilizzati per quelle attività per le quali erano stati pensati. Basti pensare che solo il 5,5% è servito a pagare chi ha collaborato alla realizzazione di iniziative culturali o sportive, appena il 4% per lavori di pulizia e soltanto il 3% per occasionali lavori domestici. L’agricoltura, poi, ha utilizzato meno dell’1% dei voucher venduti a Parma.

Con questi numeri, la Cgil di Parma lancia di fatto la campagna referendaria che mira all’abolizione di questo strumento, ritenuto non solo inutile per i lavoratori ma anche dannoso e controproducente per l’abuso che si registra. Inoltre, sempre la Cgil, si propone di sostenere i lavoratori che intendono proporre vertenza per farsi riconoscere il contratto di lavoro.

Sconveniente, secondo quanto illustrato dalla Cgil, anche il livello di retribuzione: dei 10 euro del voucher, il lavoratore ne incassa soltanto 7,5 per un’ora di lavoro e non può superare i 9.933 euro all’anno. Quindi, dopo 35 anni di lavoro, l’importo della pensione sarebbe di ben… 208 euro al mese.

 

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