Anatocismo e tassi usurai, Banca Monte Parma deve risarcire impresa edile

Anatocismo e tassi usurai, Banca Monte Parma deve risarcire impresa edile

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Anatocismo e interessi usurai. Per questi motiviil tribunale civile di Parma ha condannato Banca Monte Parma a restituire somme non dovute a un’impresa edile che, nel 2012, si era vista recapitare dall’istituto di credito un decreto ingiuntivo di 70.800 euro, di cui 15.000 a carico del titolare.

Dopo anni d’attesa di carte bollate, l’impresa l’ha spuntata: il giudice ha revocato il decreto ingiuntivo ed ha ordinato a Banca Monte Parma di restituire all’impresa ben 148.276 euro, ai quali bisogna però aggiungere anche gli interessi legali. Niente da fare, invece, per il titolare, che di suo dovrà versare alla banca 15.177 euro. E’ possibile che la banca adesso ricorra in appello contro questa sentenza, quindi ci vorranno ancora anni prima di arrivare alla sentenza definitiva (così funziona l’Italia), ma per l’impresa edile in questione è comunque una grande vittoria.

Secondo il consulente tecnico nominato dal giudice, infatti, i conti non tornano. Tra il 2000 e il 2006, in particolare, la banca avrebbe applicato sul conto dell’impresa tassi usurai. Il giudice ha ritenuto illegittima la capitalizzazione trimestrale degli interessi, quindi di conseguenza anche quella annuale, in quanto imporrebbe il pagamento di interessi sugli interessi. Ovvero si tratterebbe di anatocismo.

Per questi motivi, Banca Monte Parma dovrà restituire quasi 150 mila euro all’impresa e dovrà pure pagare le spese di giudizio.

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