Teatro Regio, Pellacini: Federico I (Pizzarotti) come Enrico VIII

Teatro Regio, Pellacini: Federico I (Pizzarotti) come Enrico VIII

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Non c’è pace per il Teatro Regio. Dopo l’allontanamento dell’Orchestra nel 2012 (legittimo secondo il tribunale, che ha negato la penale), adesso arriva il bando per la ricerca del Coro. Bando pubblico come richiesto dalla legge e dal tribunale. Ma non tutti ci stanno e il primo a dare fuoco alle polveri è Giuseppe Pellacini, consigliere di opposizione ex Udc oggi Centristi per Parma. Ecco la nota di Pellacini.
Ha pensato bene Pizzarotti d’inaugurare la sua ultima stagione lirica da Sindaco, nonché Presidente della Fondazione Teatro Regio, con Anna Bolena. Si riconoscono molte affinità infatti tra lui e il re Enrico VIII, il quale, dopo aver ripudiato la prima moglie Caterina d’Aragona per unirsi ad Anna Bolena, ha in seguito allontanato costei per sposare Giovanna Seymour.

Allo stesso modo, parafrasando la vicenda, a partire dal suo insediamento al Regio, Federico I (e speriamo ultimo) ha dapprima ripudiato l’Orchestra del Teatro Regio dopo anni di onorato servizio, ed ora, come ultimo atto prima di lasciare, ha pensato bene di spodestare l’eccellente coro del Teatro, emettendo un bando per la ricerca di una nuova compagine corale.

Una trama degna delle più drammatiche opere verdiane quella di Pizzarotti, che per sua stessa ammissione non aveva mai messo piede al Regio prima di diventare sindaco, ma ciò nonostante si è arrogato il diritto di fare e disfare di tutto e di più fregandosene altamente delle professionalità operanti da anni per dare lustro a quello che era il più autorevole tra i teatri di tradizione, fiore all’occhiello della città e dei parmigiani. E naturalmente, per portare avanti il suo progetto disfattista si è circondato di personaggi che con Parma non avevano nulla a che fare, a cominciare dall’Assessore alla Cultura per poi allargarsi ai vari sovrintendenti e direttori generali/amministrativi/artistici e consulenti vari che si sono succeduti a ritmo vertiginoso.

I parmigiani ricorderanno Federico Pizzarotti per aver tolto il Regio ai parmigiani e per aver prima bruciato (lui che non voleva l’inceneritore) coloro che avevano contribuito a tenere alta nel mondo la tradizione lirica della nostra città, e per avere poi spento la passione che animava i parmigiani, infischiandosene dei sacrifici di quelli che avevano contribuito a fare del nostro teatro quello che ora non è più. Un’ulteriore manovra di Federico “il distruttore” del passato, dei valori della parmigianità, e di quanto di buono questa città aveva da offrire. Ora non rimane che fermare questa orda barbarica distruttrice che non sta lasciando  nulla se non la possibilità di mettere fine a un governo che di 5 stelle non ha e non ha avuto nulla.

Giuseppe Pellacini
Capogruppo Consiglio Comunale
Centristi per Parma

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