18 Dicembre – “Ho un lupo nella pancia” al Teatro al Parco

18 Dicembre – “Ho un lupo nella pancia” al Teatro al Parco

951
0
CONDIVIDI

Il cibo e il suo valore di strumento di relazione affettiva è al centro di “Ho un lupo nella pancia”, una fiaba moderna rivolta a un pubblico dai cinque anni sul rapporto tra padre e figlio, sulla necessità di comprender e le ragioni profonde di un bisogno interiore, in scena domenica 18 dicembre alle 16.30 al Teatro al Parco, settimo appuntamento di “Weekend al Parco”, la rassegna del Teatro delle Briciole rivolta ad adulti e bambini insieme.

Cibarsi non è solo un bisogno primario, è uno dei luoghi più importanti della relazione con chi ci sta intorno, luogo in cui prendono forma le nostre paure ed i nostri desideri. L’esplorazione di questo luogo magico e gustoso è una avventura che ha fatto venire l’acquolina in bocca agli artisti di Babilonia Teatri e della Piccionaia. Ne è nata una storia il cui protagonista è Bianco, un bambino che non mangia mai…beve soltanto. La storia porta all’estremo e oltre il limite del verosimile atteggiamenti, situazioni e tensioni proprie della relazione col cibo per arrivare a trattare metaforicamente di questioni che ci riguardano da vicino. La storia si fa così archetipo del bisogno di ogni bambino di trovare nel cibo non solo la possibilità di nutrirsi, ma un’occasione per ricevere cura e attenzione: amore.

Attraverso il tema dell’alimentazione vengono così narrati alcuni passaggi tipici dell’età dello sviluppo e sottolineata l’importanza relazionale del cibo con particolare riferimento al rapporto adulto/bambino. La richiesta di cibo – così come il suo rifiuto – è una delle modalità con la quale i bambini, ma non solo, cercano di comunicare i propri bisogni, ansie e paure. Nella frenesia della quotidianità, a cui spesso si aggiungono le difficoltà e le paure dell’età adulta, il muro dell’incomunicabilità appare però invalicabile. Ecco allora che il “lupo” si fa sentire più forte, sembra quasi riuscirci a sbranare…

Il senso del gusto accompagna la costruzione delle nostre relazioni con il mondo, portandoci a tessere continui legami tra il sapore del cibo e le persone che ce lo preparano o ce lo porgono, dagli altri che sono insieme a noi quando mangiamo. Così, per esempio, ci allontaniamo dal dolce rassicurante del latte materno alla ricerca di cibi salati, assaggiamo il mondo e le persone intorno a noi, ridiamo e mastichiamo i sapori aspri che ci fanno fare le boccacce, finché impariamo ad assaporare anche l’amaro, ed iniziamo ad essere grandi.  L’impianto scenico dell’allestimento ricrea i luoghi di una quotidianità familiare al cui interno il piano del racconto e il piano dell’azione trovano una sintesi che li lega assieme come gli ingredienti di una ricetta ben riuscita.

Testo e regia dello spettacolo sono di Valeria Raimondi e Enrico Castellani, interpreti Carlo Presotto, Matteo Balbo e Pierangelo Bordignon, scene, costumi e registrazioni audio  Babilonia Teatri, grafiche e foto di scena Eleonora Cavallo, produzione La Piccionaia-Centro Produzione Teatrale.

Biglietti in vendita al Teatro al Parco, allo Iat di Piazza Garibaldi, alla Tabaccheria Lottici di Piazza Ghiaia, a Fidenza nel negozio Disc Jokey ’70, online sul sito vivaticket.it.

Il giorno dello spettacolo la biglietteria del Teatro al Parco apre alle 15.30. Info: tel 0521 992044 – 989430, www.solaresdellearti.it.

Nessun commetno

Lascia una risposta: