Nel bilancio di previsione 2017 del Comune di Parma ci sarebbe un’entrata straordinaria di 4 milioni di euro. Denaro sonante che arriva però dalla decisione dell’amministrazione del sindaco Federico Pizzarotti di procedere alla vendita di oltre metà delle quote di Fiere di Parma che oggi sono nel portafoglio del Comune. Si passerebbe così da una quota del 28%, che ha un valore di oltre 7 milioni di euro, al 12% delle quote dell’ente fiera.
Una decisione che non sta affatto bene a Nicola Dall’Olio e Franco Torreggiani del gruppo del Pd, che ne hanno denunciato la portata nel corso di una conferenza stampa nella sede del partito. “Non si comprende il motivo di questa operazione – ha detto tra l’altro il capogruppo – che farebbe venir meno la maggioranza pubblica delle Fiere di Parma”. Dall’Olio lamenta tra l’altro che si tratta di una questione di cui mai si era parlato in precedenza e che compare all’improvviso nel bilancio in corso di approvazione. Tra l’altro Torreggiani ha anche parlato degli effetti provocati dalla vendita delle azioni Iren da parte del Comune per coprire i debiti: “Riduzione dei dividendi messi a bilancio e minor controllo sulla multiutility”.
Ma questa sarebbe soltanto una delle maggiori criticità contenute nel documento approvato dall’amministrazione Pizzarotti e adesso al vaglio del consiglio comunale.
L’altra questione riguarda le tasse per i cittadini, rimaste alte nonostante si dica che i conti adesso siano a posto. Ai massimi l’addizionale Irpef e l’Imu come ai tempi della gestione commissariale di Mario Ciclosi. Così come la spesa corrente troverebbe copertura attraverso gli oneri di urbanizzazione, secondo il modello adottato dalle amministrazioni precedenti.
Nel 2016 l’avanzo d’amministrazione è fissato inoltre in 48 milioni di euro. “Sono i soldi pagati con tasse, tariffe e multe dai cittadini di Parma”, ha sottolineato Dall’Olio.
