Rissa a colpi di zappa ed ascia, condannati padre, madre e figlio

Rissa a colpi di zappa ed ascia, condannati padre, madre e figlio

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Una recinzione per dividere l’orto di due famiglie ha rischiato di provocare una tragedia in via Fragno a Calestano. Due famiglie si sono affrontate a badilate e colpi di zappa, oltre che con pugni e lancio di pietre. Ad evitare il peggio, un vicino di casa e subito dopo i carabinieri. Oggi quella storia del 31 marzo 2015 è finita davanti al tribunale di Parma, che ha condannato tre imputati – padre, madre e figlio – assolvendo il quarto perché avrebbe agito per legittima difesa.

Ma andiamo con ordine. Le due famiglie – entrambe di origine marocchina – risiedono nello stesso stabile di via Fragno e condividevano l’orto per le proprie esigenze. A.E.G, 59 anni, ha deciso di separare il terreno con una recinzione, ma il suo rivale A.A., anche lui 59enne, è andato su tutte le furie, ritenendo che il vicino si stesse appropriando anche di una parte del suo orto. Subito dopo si è passati alle vie di fatto e nella rissa si sono inseriti anche la moglie di A.A., la 55enne H.D., e il loro figlio Y.A. di 35 anni. Ad avere la peggio, ovviamente A.E.G., colpito al capo con una zappa e raggiunto poi da lancio di pietre e pugni. Anche se ferito, però, il 59enne è riuscito ad afferrare un’ascia con la quale ha ferito gli altri tre.

I carabinieri hanno poi arrestato i due 59enni con la grave accusa di tentato omicidio. Ma il tribunale di Parma, adesso, ha trasformato l’accusa in semplici lesioni. A.E.G., inoltre, è stato assolto per legittima difesa, in quando avrebbe reagito ad una aggressione. Un anno e mezzo di reclusione, invece, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, è stato inflitto agli altri tre: padre, madre e figlio.

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