6 novembre – “Anche le caffettiere vanno in paradiso?” al Teatro del...

6 novembre – “Anche le caffettiere vanno in paradiso?” al Teatro del Cerchio

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Il Teatro del Cerchio continua la sua stagione dedicata alle famiglie con uno spettacolo di repertorio che ritorna in scena dopo quasi dieci anni. Domenica 6 novembre, alle 17, nella sala di via Pini, torna sul palco “Anche le caffettiere vanno in paradiso?”.

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Durante un temporale alcuni oggetti all’interno di una casa di campagna magicamente prendono vita. Sono oggetti di uso comune (una pentola materna e una sedia un po’ melodrammatica), oggetti di cultura (un saggio pianoforte e un libro un po’ presuntuoso) o di gioco (una simpatica palla e un’infantile bambola-carillon). Nella loro conversazione emergono i ricordi del passato ma anche l’insicurezza rispetto al futuro. Il risveglio non è stato casuale: era nell’aria l’arrivo di Renzo e Gina che hanno ereditato la casa, in quanto nipoti degli antichi proprietari. Ma i due ragazzi si rivelano un po’ superficiali e attenti solo al valore economico delle cose: il loro unico scopo è quello di vendere la casa. Proprio quella sera hanno appuntamento con due persone interessate all’affare. Si tratta di un vanitosissimo art director e di sua moglie, una becera stilista che si dà arie da gran signora. I poveri oggetti di fronte a tanta stupidità decidono di reagire con una scherzosa congiura ai danni dei potenziali clienti. I nipoti, convinti che gli strani incidenti capitati siano dovuti allo stato di incuria in cui giaceva la casa decidono di passare la notte lì per poter controllare e rimettere in ordine tutto. Nel sonno però gli oggetti entrano nei sogni di Renzo e Gina per ricordare loro i momenti felici dell’infanzia…

Lo spettacolo scritto da Ezio Alberione e diretto da Maria Pia Pagliarecci parte dalla considerazione che ogni oggetto ha un’anima segreta, racchiude una memoria, la traccia di un sentimento del tempo. E ogni cosa ha veramente valore se è in relazione a qualcuno che non se ne serva unicamente come un bene di consumo. Gli oggetti non hanno solo un valore commerciale, ma anche e soprattutto un valore affettivo. Per difendere il tesoro della memoria. Sul palco saliranno Mario Aroldi, Gabriella Carrozza, Stefania Maceri, Giuseppe Piccione, Chiara Casoli, Damiano Camarda, Sharon Tomberli, Martina Manzini, Massimo Boschi e Anna Lisa Cornelli.

Per informazioni e prenotazioni (consigliata): tel. 331 8978682 – info@teatrodelcerchio.it

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