Discarica di via Barbacini, Rainieri denuncia i ritardi di Pizzarotti

Discarica di via Barbacini, Rainieri denuncia i ritardi di Pizzarotti

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“Se qualcuno di quelli che lodano Pizzarotti perché si è allontanato da Grillo vuole sapere come realmente amministri Parma in modo pessimo pensando solo alle beghe della sua avventura politica e non alla città, gli possiamo raccontare tanti esempi: uno di questi è l’abbandono della maxi discarica a cielo aperto di via Barbacini. Come si può infatti non agire per risolvere il problema e nemmeno consentire di farlo ad altri enti, dopo che è un anno che al Comune è stata segnalata la presenza di rifiuti potenzialmente pericolosi in un sito che è sulla golena di un torrente?”.

Con queste parole il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, ha commentato l’interrogazione che ha presentato in Regione a seguito di quanto rivelato dai vertici provinciali dell’Arpae sulla discarica abusiva tra via Barbacini e via Moletolo. Nell’atto ispettivo, il consigliere regionale leghista, riferisce, infatti, di come decorso quasi un anno da quando Arpae ha avvisato il Comune della presenza di rifiuti potenzialmente pericolosi tra i quali lastre in eternit e altri prodotti con amianto, la stessa agenzia regionale non avrebbe ancora potuto effettuare una ricerca più approfondita sulla presenza nel sito di altri rifiuti pericolosi sminuzzati e interrati in quanto sarebbe mancata l’autorizzazione necessaria da parte dell’amministrazione municipale.

Solo due settimane fa, continua Rainieri, Arpae avrebbe effettuato un secondo sopralluogo di visita merceologica, limitandosi alla constatazione degli scarti ad occhio nudo, dietro richiesta della Polizia municipale di Parma per la conferma di una relazione sulla presenza di rifiuti. Fatti questi rilievi il vicepresidente dell’Assemblea, Rainieri, ha interrogato la Giunta regionale per sapere: se ritiene che tale discarica a causa dei rifiuti in essa presenti e della quantità degli stessi possa comportare anche solo potenziali pericoli per la salute pubblica; se conosce i motivi del ritardo da parte dell’amministrazione comunale di Parma nel provvedere a quanto occorre per risolvere il problema; se, nell’inerzia dell’amministrazione comunale di Parma e qualora ritenga vi siano pericoli per la salute pubblica, ritiene di poter intervenire autonomamente.

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