8 ottobre – “Tandem” al Teatro della Corte di Giarola

8 ottobre – “Tandem” al Teatro della Corte di Giarola

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tandem-ph-andrea-casiniDal 6 al 9 ottobre la compagnia Civilleri Lo Sicco sarà ospite dell’Associazione Uot – Unità Organizzazione Teatrale – di Collecchio con Muta Versus, uno studio/laboratorio rivolto ad attori, danzatori e acrobati. Durante la residenza artistica, nella serata dell’8 ottobre, alle 21, al Teatro alla Corte di Giarola, sarà in programma “Tandem”, lo spettacolo interpretato da Manuela Lo Sicco e Veronica Lucchesi.

Il Tandem è una scultura che tiene due corpi in equilibrio, inchiodata ad un fulcro centrale. È una macchina paradossale, concepita per il movimento ma costretta nella scena l’immobilità. Veicolo su cui vengono vissuti e condivisi sogni e conflitti, avventure e pericoli. É un mezzo che viene riparato e maltrattato, ma rimane l’unica possibilità di giocare la vita. Finché questa non finisce. Lo spettacolo “Tandem” è il desiderio di colmare un vuoto inspiegabile. Tutto è già avvenuto. Un corpo ventunenne riverso sull’asfalto e la solitudine di chi vorrebbe ricostruire l’accaduto e cerca di colmare il vuoto e il silenzio lasciato da quel tonfo. “Potevamo andare al mare, potevamo girare dall’altra parte, ma non lo abbiamo fatto”. Quel corpo riverso sull’asfalto è l’unica cosa che sappiamo. Torniamo indietro.

Curve spericolate, discese mozzafiato, sobbalzi, sorpassi e sole negli occhi. Questo è il mondo da ragazzi. Tutto ti investe come il vento quando vai in bici. I pensieri sono semplici e sembrano non avere conseguenze. Si vivono giorni fragili, sospesi nel dubbio che la strada che prenderai sia quella giusta. Ma in fin dei conti non si fanno tante domande perché sono troppo occupati a vivere cosa che gli adulti a poco a poco dimenticano. Federica rimane e il suo diventare grande coincide con una fine inspiegabile.

Chi giace stesa per terra davanti a Federica? Una parte di sé, la sua amica Paola. Nel disperato tentativo di ricostruire il cammino che le ha portate lì, Federica ripercorre le tappe e gli incontri. Cerca di espiare il suo senso di colpa, di collegare gli eventi che confusi si presentano nella sua mente. Federica percorre una linea sottile tra sogno e speranza al fine di liberare il lutto, di liberare Paola, lasciarla andare. Paola accompagna Federica in questo viaggio, le rimane accanto ancora una volta, non vuole lasciarla, non vuole essere dimenticata.

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