Peter Greenaway professore ad honorem in arti visive dell’Università di Parma

Peter Greenaway professore ad honorem in arti visive dell’Università di Parma

1068
0
CONDIVIDI

peter-greenawayPeter Greenaway sarà il prossimo professore ad honorem dell’Università di Parma. Lo ha annunciato il rettore Loris Borghi, nel corso di un incontro cui hanno preso parte anche il docente di Storia del Cinema Michele Guerra, il sindaco Federico Pizzarotti e il direttore generale del Teatro Regio Anna Maria Meo. Al grande artista gallese sarà conferito il titolo mercoledì 28 settembre alle 11 nell’Aula Magna dell’Università di Parma, in una cerimonia cui parteciperanno numerose autorità della cultura, della politica e dello spettacolo.

Il regista di I misteri del giardino di Compton House e Giochi nell’acqua, di il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante e L’Ultima tempesta diventerà “professore ad honorem” in Arti visive. Personalità poliedrica capace di muoversi con grande dimestichezza fra cinema e pittura, scrittura e teatro, Peter Greenaway ha fin dall’inizio, e con diverse declinazioni, lavorato sulla visione, in una carriera artistica a tutto tondo segnata dalla tensione sperimentale e nella quale la storia dell’arte è sempre stata riferimento costante e fecondo, anche per “contaminazioni” e creazioni contemporanee. «Penso che nessun giovane cineasta agli inizi dovrebbe avere il permesso di usare una macchina da presa o una videocamera senza avere prima frequentato tre anni di una scuola d’arte», ha dichiarato Greenaway.

Peter Greenaway è il secondo professore ad honorem dell’Università di Parma. Nell’Albo di recentissima creazione, il suo nome segue quello dell’imprenditore parmigiano Gian Paolo Dallara.

Saskia Boddeke e Peter Greenaway sono tra i protagonisti del Festival Verdi 2016, per il quale firmano il debutto al Teatro Farnese di Giovanna d’Arco, primo appuntamento del progetto Maestri al Farnese. I due artisti hanno infatti raccolto la sfida offerta dal Teatro Regio di Parma ai grandi maestri della regia internazionale: l’allestimento di un’opera verdiana al Teatro Farnese, valorizzando i limiti che la conservazione dello spazio museale impone. Giovanna d’Arco debutta nel seicentesco teatro ligneo il 2 ottobre (recite il 9, 15, 20); in scena, Vittoria Yeo (Giovanna), Luciano Ganci (Carlo VII), Vittorio Vitelli (Giacomo), Gabriele Mangione (Delil), Luciano Leoni (Talbot), guidati da Ramon Tebar, per la prima volta al Festival Verdi, alla testa dell’orchestra I Virtuosi Italiani e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani.

Nessun commetno

Lascia una risposta: