Cantiere Ti-Bre, a Dall’Olio i conti non tornano

Cantiere Ti-Bre, a Dall’Olio i conti non tornano

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La Pizzarotti Spa riscalda i motori per avviare già da settembre il cantiere per la costruzione del primo lotto dell’autostrada Ti-Bre, da Pontetaro a San Quirico di Trecasali, ma è la politica a surriscaldarsi, con scintille tra favorevoli e contrari alla grande opera dopo che la società Autocamionale della Cisa Spa ha comunicato per lettera ai Comuni interessati, tra cui quello di Parma, l’approvazione del progetto esecutivo.

Sul tavolo del sindaco Federico Pizzarotti è arrivata adesso l’interrogazione del capogruppo Pd, Nicola Dall’Olio, che riporta alla luce la mozione avanzata dal suo gruppo e approvata all’unanimità dal consiglio comunale l’11 febbraio del 2014, per impegnare l’amministrazione a “verificare se, nelle more dell’approvazione del progetto esecutivo da parte del Cipe, sussistevano margini per evitare la realizzazione della tratta autostradale e destinare le risorse ad interventi di riassetto idrogeologico e di potenziamento dell’intermodalità ferro-gomma“. Non solo si chiedeva anche di impegnarsi per far “rivedere le opere complementari e di compensazione del primo lotto del raccordo autostradale Ti-Bre ed in particolare per evitare la realizzazione della cosiddetta “Variante S.P. 10 all’abitato di Viarolo” (prevista dal progetto definitivo) e destinare le risorse previste ad interventi di mobilità sostenibile ed opere finalizzate a risolvere le criticità ambientali presenti in zona (sito contaminato denominato Area Vasta di Viarolo)“.

Il consiglio comunale. come ricorda Dall’Olio, è tornato sulla questione il 30 ottobre del 2014, quando ha ribadito la sua posizione contraria alla Variante della provinciale 10 di Viarolo, accogliendo l’esito di uno studio condotto dall’Università di Parma, chiedendone pertanto lo stralcio dell’opera e la destinazione dei relativi fondi ad opere migliorative.

A questo punto, con il progetto approvato dal Ministero guidato da Graziano Delrio, democratico come Dall’Olio, quest’ultimo chiede lumi al sindaco Pizzarotti per sapere se risponde al vero che da Roma è arrivato il disco verde al primo lotto e “se allo stato attuale sussistono le condizioni per dare avvio ai lavori del primo lotto del raccordo autostradale“.

Non solo, Dall’Olio chiede anche “se il committente (Autocisa Spa, ndr) ha sottoposto e illustrato il progetto esecutivo del raccordo autostradale e delle relative opere di compensanzione all’amministrazione comunale” e soprattutto “se nel suddetto progetto esecutivo è ancora prevista la realizzazione della Variante S.P. 10 all’abitato di Viarolo ovvero se sono previsti, in sua sostituzione, altri interventi e quali“.

Pizarotti dovrà anche dire “se le opere di mitigazione e compensazione del tratto autostradale previste dal progetto esecutivo sono ritenute congrue ed adeguate a mitigare e compensare gli impatti ambientali prodotti dalla realizzazione dell’infrastruttura sia in fase di cantiere che di esercizio”.

Dulcis in fundo, la mozione approvata dal consiglio comunale: “quali atti e quali azioni – chiede Dall’Olio – sono state intraprese dal Sindaco e dalla Giunta per corrispondere all’impegno della mozione citata in premessa di verificare se nelle more dell’approvazione del progetto esecutivo sussistevano margini per evitare la realizzazione del primo lotto del raccordo autostradale e destinare le risorse ad interventi di riassetto idrogeologico e di potenziamento dell’intermodalità ferro-gomma“.

Una raffica di quesiti per il sindaco Federico Pizzarotti che – se Autocisa e Pizzarotti Spa rispetteranno la tabella di marcia – potrebbero ricevere una risposta quando il cantiere è già avviato.

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