Nestlé cede gli stabilimenti dei gelati, sindacati in allarme

Nestlé cede gli stabilimenti dei gelati, sindacati in allarme

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2016 08 02 Pizzarotti incontro Sindacati Nestlè-1C’è allarme tra i sindacati sul futuro dello stabilimento Nestlè di Parma, dopo la scissione societaria decisa dalla multinazionale all’interno dell’area di produzione gelati. I rappresentanti di categoria – Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil – insieme alle Rsu aziendali sono stati ricevuti nel pomeriggio in municipio dal sindaco Federico Pizzarotti. Le organizzazioni sindacali hanno espresso preoccupazione soprattutto per le possibili ricadute sui posti di lavoro, sia nel settore produttivo che negli uffici, che vedono occupate più di 200 persone fisse e oltre 80 stagionali. Proprio per questo motivo, il tavolo insediatosi oggi in municipio rimane convocato in modo permanente e il Comune resta a disposizione delle parti per ogni necessità di approfondimento.

Tutto in seguito alla decisione della multinazionale di cedere, dal 1 ottobre prossimo, a una nuova società partecipata dai colossi Nestlé e R&R, tutti gli stabilimenti italiani di produzione di gelati: l’incognita maggiore riguarda il ruolo che avrà Parma nella nuova società e se il piano industriale permetterà un rilancio dopo anni di mancanze di investimenti e cali di volumi. Una decisione che arriva anche dopo un 2015 difficile per Nestlè, a causa della contrazione dei consumi.

“Auspico – ha commentato il sindaco Federico Pizzarotti – che le peculiarità dello stabilimento di Parma vengano mantenute, come ad esempio il controllo qualità e la Ricerca e Sviluppo. Attività che peraltro ben si sposano con la vocazione agroindustriale della nostra città. Sarebbe strategico che la nuova azienda avesse sede proprio all’interno della nostra sede produttiva, baricentrica rispetto alle altre, e servita da tutte le infrastrutture logistiche utili a futuri sviluppi”.

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