Via Reggio, botte e morsi di un cane a una coppia gay

Via Reggio, botte e morsi di un cane a una coppia gay

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Notte di paura in via Reggio per una coppia gay parmigiana, aggredita a calci e pugni oltre che da un cane di grossa taglia. A denunciare tutto in una lettera aperta, dopo aver presentato querela alla caserma dei carabinieri di strada delle Fonderie, Andrea P. e Giuliano M., che portano ancora i segni dell’aggressione subita dopo le cure prestate al pronto soccorso del Maggiore. Indice puntato contro un presunto guardiano di un’azienda che si trova nei pressi degli impianti sportivi e del Tiro a segno nazionale.

Tutto è accaduto lunedì 25 luglio, alle 22.30, al centro sportivo campi Gandolfi, zona nota come “La Sbarra”, storicamente frequentato anche da omosessuali.

“Io è il mio compagno Giuliano, insieme ad un nostro conoscente, un certo Marco, ci incontriamo per una passeggiata e per conoscerci come amici – racconta Andrea -parcheggiata l’auto in un parcheggio libero abbiamo oltrepassato il cancello del centro sportivo… nessun cartello  di divieto di accesso”. Ma è stato proprio in quel momento che “un tizio ignoto con tuta a fasce fosforescenti con un cane grosso al guinzaglio tipo rotweiller ci ha ingiuriato – ‘le vostre schifezze le andate  a fare altrove’ – intimandoci anche di spostare l’auto perché dava fastidio alla sua famiglia”.

Un benvenuto che non è affatto piaciuto alla coppia. “Io mi sono opposto e rifiutato urlandogli che non aveva nessuna autorità, che era una ‘guardia’ abusiva e che avrei subito chiamato le forze dell’ ordine – continua Andrea – poi il tizio continuava a ingiuriare e ci veniva addosso con violenza. Siamo usciti per salire in auto ma il tizio ha aggredito il mio compagno il quale per difendersi gli ha mollato dei pugni in faccia… io urlavo a quel Marco di chiamare i carabinieri, ma lui è scappato. Perse le sue tracce, ha anche bloccato l’account di whatsapp di Giuliano”.

L’escalation di violenza però non si è fermata qui. “A quel punto – continua Andrea – il tizio ha mollato  il guinzaglio del cane aizzandolo contro noi due. Io sono stato morso al ginocchio sinistro riportando una non grave escoriazione, mentre Giuliano caduto due volte al suolo riceveva calci e pugni e i morsi del cane. Ha riportato ferite in bocca e sul corpo risolte al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore con 3 punti di sutura e antibiotici. Io come invalido 50% per disturbo bipolare ho avuto dai medici un calmante e degli antibiotici”.

Il giorno dopo la denuncia ai carabinieri. Contro il presunto guardiano, ma anche contro l’amico che se l’è data a gambe, accusato di omissione di soccorso. Le indagini dei carabinieri sono partite e a quanto pare il cane in questione è già stato affidato al servizio veterinario.

LE REAZIONI

Secondo Sinistra italiana nemmeno Parma è ormai immune dall’odio verso la diversità e dalle manifestazioni di violenza verso tutto ciò che non è accettato. “Dov’è finita la tanto sbandierata civiltà dei parmigiani, quel senso di accoglienza che rendeva la nostra città una fra le più moderne?”, si chiede Federica Barbacini, co-portavoce di Sinistra italiana Parma nonché membro del comitato operativo regionale.

“Sono tempi bui per la ricerca di una libertà individuale che permetta ad ognuno di vivere la propria situazione con serenità. Tempi dettati da intolleranza, intransigenza e populismo dilaganti, che trovano però responsabilità in chi fomenta l’odio per il diverso, chi dall’alto di un palco aizza alla violenza e forse nemmeno si rende conto del clima che instaura”, aggiunge Francesco Samuele, che nel Partito ricopre i medesimi ruoli. “Ci auguriamo che l’episodio non abbia emuli e che resti isolato, perché davvero la città non si merita l’appellativo di intollerante – chiosano i due -. Auspichiamo che Parma resti emblema delle battaglie di tolleranza e civiltà che hanno visto la nostra splendida città sempre in prima fila”.

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