Provincia, passa il bilancio. Ma i soldi per gli spazzaneve non ci...

Provincia, passa il bilancio. Ma i soldi per gli spazzaneve non ci sono

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Un bilancio da 80 milioni di euro, chiuso in emergenza e senza nessuna certezza sul futuro. Anzi, due cose sicure ci sono: le entrate in calo a causa della crisi economica che riduce investimenti e attività sul territorio, e l’aumento del prelievo da parte dello Stato centrale che ora sfiora i 17 milioni di euro. In pratica, la tassa provinciale pagata dai parmigiani sull’assicurazione dell’auto, la cara vecchia Rca, finisce quasi tutta a Roma. E a piazzale della Pace spaccano il capello in quattro per trovare l’equilibrio dei conti.

Questo il quadro a tinte piuttosto fosche presentato stamani al consiglio provinciale dal delegato Paolo Bianchi, che ha illustrato il bilancio di previsione 2016. “E’ un Bilancio di emergenza, faticosamente in equilibrio, col quale non siamo sicuri di poter garantire con la necessaria continuità le risposte necessarie al territorio – ha affermato Bianchi – Calano le entrate per effetto della crisi economica e aumenta il prelievo dello Stato. Restano alcuni punti da dirimere, innanzitutto i Centri per l’Impiego e il loro passaggio ancora incerto a un’Agenzia regionale e la Polizia provinciale, che ha ancora mansioni ambientali, ora di competenza regionale. Per consentire la chiusura del bilancio è stata attuata di nuovo una revisione molto attenta delle spese”.

Insomma, si continua a tagliare un po’ su tutto in attesa di capire quale sarà il futuro. Dal referendum di ottobre che potrebbe eliminare le Province all’incertezza totale sulla futura Area Vasta. Ad entrare più nel merito dei conti della Provincia, il dirigente del Servizio Finanziario Gabriele Annoni: dal prelievo dello Stato di circa 17 milioni di euro, quasi pari alle entrate da Rc auto, agli investimenti previsti per scuole e strade che ammontano complessivamente a 9 milioni, di cui 7 milioni provengono da contributi della Regione. Un po’ di ossigeno è invece arrivato alle imprese, che hanno ottenuto dei pagamenti solo grazie allo sforamento del Patto di stabilità.

“E’ un bilancio da 80 milioni di euro – spiega Annoni -. Siamo ridotti a sperare che non nevichi fino a Natale in modo che eventuali costi di sgombro neve siano imputabili sul 2017. Probabilmente però già a settembre, con l’arrivo di nuove entrate regionali e nazionali, ci sarà una variazione di bilancio”.

Il delegato alla Viabilità, Gianpaolo Serpagli, ha comunque preannunciato investimenti per un milione di euro su strade ex regionali, per il miglioramento del manto stradale. Il presidente Filippo Fritelli ha quindi annunciato per lunedì prossimo la delibera dell’Assemblea dei Sindaci e a seguire una nuova seduta del Consiglio per l’approvazione definitiva del bilancio di previsione.

Il Bilancio previsionale è stato quindi approvato a maggioranza, col voto contrario dei consiglieri Giordani e Pollastri. “Il bilancio è un atto politico, e il nostro mandato è alternativo a questa gestione, della quale non abbiamo condiviso molte scelte, ultima la nomina di Conti a vicepresidente – ha motivato Giordani –. Questo bilancio è frutto di una riforma scellerata che ha prodotto danni e incertezza, e di scelte regionali e nazionali che ci vedono contrari”.

In apertura di seduta, il consigliere Cantoni aveva posto all’attenzione il problema dei bacini ad uso plurimo e per irrigazioni, in particolare di quello previsto nel Comune di Medesano dal 2006, conclusione prevista entro il 2016, con l’escavazione di 3 milioni di metri cubi di ghiaia, con spreco di terreno agricolo e impatto ambientale sfavorevole; il bacino è invece stato realizzato a tutt’oggi solo al 20% e il consorzio dei cavatori ha richiesto una proroga ulteriore e non è certa la sua realizzazione né quella delle opere di compensazione previste. Bianchi ha rilevato l’inutilità di queste cave, sia per la crisi epocale dell’edilizia e dei lavori pubblici, sia per il fatto che per la Tibre verranno utilizzate altre cave e infine perché la cassa di espansione sul Baganza prevede l’escavazione di altri 3 milioni di metri cubi di ghiaia.

Cantoni ha chiesto che la Provincia, o l’Ente che la sostituirà, intervenga per ridurre il numero di bacini previsti e che vigili affinché quelli utili vengano ultimati e possano soddisfare le esigenze per cui sono stati pensati. E’ stata poi la volta di una lunga serie di delibere tecniche, tutte approvate all’unanimità, come la cessione di rotatorie e tratti di strade provinciali ai Comuni di Albareto, Soragna e Solignano, e la presa d’atto della delibera regionale sui finanziamenti alle scuole dell’infanzia. Infine, la presa d’atto di sentenze del giudice di pace avverse alla Provincia, relative al risarcimento di danni a privati per incidenti stradali. Annoni chiarisce che spesso la Provincia si vede costretta a rivolgersi al giudice ordinario per far riformare le sentenze del giudice di pace e che la stragrande maggioranza delle cause ha esito positivo per l’Ente, ma in attesa della sentenza definitiva il Consiglio deve prendere questi provvedimenti obbligatori. Cantoni rileva che a volte le cause vengono intentate alla Provincia per incidenti avvenuti su strade comunali e Vescovi osserva una frequente difformità tra le sentenze del giudice di pace e quelle del giudice ordinario.

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