Un buco da centolima euro nei pagamenti a Iren e un condominio di viale Mentana si ritrova all’improvviso senz’acqua calda. Contatori sigillati e 120 famiglie costrette a farsi docce un po’ più che rinfrescanti. Fortuna che almeno la calura estiva di questi giorni aiuta un po’, ma la situazione – vista la presenza di molti bambini e di persone anziane che vivono anche da sole – è davvero difficile. Nello stabile anche diversi esercizi commerciali e studi professionali. Ma questi ultimi, probabilmente, soffrono meno il disagio. Intanto però è subito scattato il pressing su Iren.
Il debito del condominio risalirebbe al periodo 2014-2015 e, almeno stavolta, non è colpa dell’amministratore. La multiutility, infatti, aveva concesso un rateizzazione, a patto che le bollette successive – nelle quali c’era anche la rata relativa al debito precedente – venissero pagate a scadenza. Cosa che non sarebbe più avvenuta da qualche mese, facendo così scattare i sigilli. Iren ha però assicurato il ripristino della fornitura di acqua calda appena saldata la prima bolletta.
Ma perché si sarebbe creato questo buco? A differenza di altre storie che hanno interessato la città e che parlavano di amministratori infedeli che intascavano i denari invece di pagare le bollette, in questo caso il problema è ben diverso. Le diverse morosità di alcuni hanno impedito all’amministratore di avere i soldi per far fronte alle spese.
