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Parma in corteo per dire no a fascismo e razzismo. Stranieri in piazza: “Parma accoglie”

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13263802_799921903472351_740623224448744805_nParma marcia contro fascismo e razzismo, e al corteo ci sono proprio tutti: dai vertici istituzionali ai semplici cittadini. Con bandiere e gonfaloni. Partito da piazzale Barbieri, il corteo promosso dal Coordinamento antifascista nato in seno all’Anpi di Parma si è mosso verso piazzale Rondani, dove sono stati letti alcuni brani scritti da Guido Picelli, l’eroe delle barricate dell’Oltretorrente, ed ha continuato la lenta marcia verso il centro, attraverso il Ponte per arrivare in via Mazzini, in via Garibaldi fino in piazzale della Pace e al monumento al Partigiano.

In ognuna delle tre tappe alcuni gruppi, “Malfattori”, “Banda Picelli” e altri, hanno accompagnato i cittadini con i canti popolari e partigiani, e sono stati fatti brevi interventi per spiegare meglio il senso della manifestazione. Il Coordinamento antifascista e antirazzista è composto dalle tre associazioni partigiane, dall’Aned e dall’Anppia, da una parte consistente del mondo associazionistico (Libera Associazione, Arci, Arci gay, Salviamo la Costituzione, etc.), da partiti politici, da sindacati (Cgil, Cisl, UIl) e da movimenti.

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In marcia anche il sindaco Federico Pizzarotti e diversi esponenti politici, tra i quali il consigliere comunale Mauro Nuzzo, i deputati Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri e alcuni altri rappresentanti della sinistra parmigiana.

La marcia dal respiro globale, contro tutti episodi di stampo fascista e razzista che attualmente si registrano in Europa, pone l’accento sulle vicende locali, in particolare sull’intimidazione ai danni della onlus Svoltare che accoglie rifugiati in difficoltà in una casa di borgo Onorato, alla quale è stata espressa la più ampia solidarietà, e sugli striscioni contro la resistenza esposti davanti alle scuole da attivisti del Blocco studentesco.

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Erano molte, invece, le persone che in precedenza si sono raccolte in piazza Garibaldi, italiane e straniere, a ribadire che “Parma accoglie”. Hanno aderito al presidio convocato da CIAC e dal Centro interculturale per dire ancora una volta che Parma sceglie la pace e la convivenza, contro ogni violenza e razzismo, dopo il meschino atto di violenza perpetrato contro l’appartamento di richiedenti asilo di borgo Onorato e in generale l’incremento di episodi di violenza contro cittadini stranieri e l’avanzare, in alcuni settori della società, di un atteggiamento di diffidenza o di aperta ostilità. Ma tanti sono anche i cittadini di Parma che col sorriso si sono riconosciuti in piazza tra coloro che credono che la nostra comunità sia davvero sicura solo se è aperta e accogliente a tutte le differenze.

Alla convocazione hanno aderito tantissime associazioni, realtà organizzate e singoli cittadini. Ecco l’elenco di quanti hanno fatto giungere la propria adesione: CGIL Parma, Consorzio Solidarietà Sociale, Caritas Diocesana Parmense, Comunità Betania, ArtLab, Le Giraffe, Voce Nuova Tunisia, Cooperativa Connessioni, ANPI sezione cittadina di Parma, sez. ANPI “G. Pattini” di San Secondo, Associazione Il Pozzo di Sicar, Altra Emilia-Romagna, Comitato Chiamata Contro la Guerra, Possibile Parma, Rete Dormire Fuori, cooperativa sociale SIRIO, Cooperativa Lunaria, Coop. Sociale Cigno Verde Onlus, Associazione Svoltare, Associazione Kwa Dunìa, Associazione San Giuseppe Onlus – Ugozzolo, Associazione Vagamonde, Associazione W4W, Circolo della differenza, A.Ge.D.O. Parma (associazione genitori, parenti, amiche/i di persone LGBTI), Festina Lente Teatro, Associazione Perché no?, Si Può Fare Società Coop.Sociale, Associazione Famiglia Più onlus, Associazione Mani, Parma per gli Altri Ong, Coro dei Malfattori, Gruppo amici, San Cristoforo, Consorzio Fantasia,  Coop. Camelot (Borgo val di Taro), Associazione traME e Terra (Tonadico TN), Rete Europasilo, ICS (Trieste), Coop. Sociale Ethica (Cassino), Asilo in Europa (Bologna), Progetto Accoglienza (Borgo San Lorenzo), Gruppo Lavoro Rifugiati (Bari), Coordinamento non solo asilo (Piemonte), Cooperativa Camelot (Ferrara), Associazione Culturale Multietnica La Kasbah (Cosenza), Ass. ADL a Zavidovici onlus Impresa Sociale (Brescia), Società Cooperativa Sociale K-pax Onlus (Breno), Associazione Il mondo nella città (Schio), Promidea Cooperativa Sociale (Catanzaro), Arca di Noè Società Cooperativa Sociale (Bologna), Associazione Trama di Terre/Centro Interculturale delle donne (Imola), Cooperativa Gli Altri (Pistoia), Coordinamento di Firenze e Prato “BASTA MORTI NEL MEDITERRANEO!”, Associazione Straniamenti, Fondazione “Benvenuti in Italia”, Escapes Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate, Marcella Saccani, Marco Deriu, Alessandro Bosi, Sergio Manghi, Vincenza Pellegrino, Roberto Abbati, Nicola Dall’Olio, Alma Vitto Massei, Alessandra Mora, Susanna Borghini, Gabriella Ferretti, Angelo Rossi, Elena Rampello, Annamaria Rivera, Giuseppe Faso, Mauro Valeri, Piero Scarselli, Paola Torricini, Alberto Brunetti, Tiziana Mozzoni, Alessio Sarmelli, Petra Colombo.

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