“Legge salva suicidi”: decreto positivo per una coppia di San Polo d’Enza,...

“Legge salva suicidi”: decreto positivo per una coppia di San Polo d’Enza, il 1° in regione

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tribunale-mafia-aemilia-bolognaDue coniugi residenti a San Polo d’Enza, provincia di Reggio Emilia, originari del parmense, sono riusciti ad avere accesso alla “Legge salva suicidi”, introdotta dal governo Monti nel 2012 per famiglie e privati cittadini e adeguare l’Italia alle normative europee. La sentenza con parere positivo è stata la prima Emilia-Romagna.

Il giudice, Virgilio Notari, del tribunale fallimentare di Reggio Emilia ha emesso, il 4 maggio, il decreto che consentirà ai coniugi di provare a uscire da una situazione debitoria ingestibile. Il caso è stato seguito dagli avvocati Nicola Palumbo e Giuseppe Dellisanti e dalla dottoressa Valeria Di Cosmo del foro di Parma.

I problemi sono iniziati quando, dopo avere acceso un mutuo per l’acquisto della casa, la moglie ha perduto il lavoro e tutto il nucleo ha dovuto gravare su un solo stipendio. Il giudice, dopo una richiesta avanzata da due legali di Parma, ha trovato la famiglia meritevole dell’aiuto della legge, visto che non aveva sperperato denaro o contratto altri debiti. La procedura infatti non è così semplice, solo 15 ricorsi in tutta Italia sono andati a buon fine.

Quando la banca Credem inviò un atto di precetto per un ritardo di dieci mesi nel pagamento del mutuo, i coniugi si rivolsero allo studio legale Ta.Na.Ra. di Parma. Gli estremi per l’applicazione della legge 3/2012 sul sovraindebitamento c’erano e c’era anche una forte discrepanza tra il debito, circa 210.000 euro, e il patrimonio del debitore, un immobile con valore di mercato di 70mila euro e un’automobile.

La parola spetta al giudice, che ha infatti applicato con decreto la liquidazione del patrimonio della famiglia: casa, automobile, un quinto dello stipendio per i prossimi quattro anni. I sovraindebitati dovranno quindi presentare un’istanza di sdebitazione e, a fronte di una massa debitoria iniziale di 210mila euro, potranno ripartire da capo avendo corrisposto ai creditori circa 100mila euro.

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