L’Amministrazione Pizzarotti è ormai ufficialmente sotto attacco da più fronti. A un anno dalle elezioni sembra consumarsi a fiamma bassa il sogno a 5 Stelle per Parma. Ma i pentastellati della prima ora non ci stanno a passare per vittime sacrificali. Lo dimostrano le parole di Marco Vagnozzi, che a dispetto del suo aplomb nei panni di presidente del consiglio comunale, spara a zero su avversari e situazioni che vedono il sindaco Federico Pizzarotti sulla graticola ormai da diverse settimane.
Presidente Vagnozzi, le opposizioni – in particolare il Pd – chiedono e probabilmente ribadiranno la richiesta in consiglio comunale di procedere alla conta per capire se Pizzarotti ha ancora una maggioranza politica?
“La chiedano! Tecnicamente il consiglio comunale parte con l’appello. Mi pare che quelli che non ci sostengono sono già usciti e votano insieme a Nicola Dall’Olio. Quei due lì votano sempre insieme a Dall’Olio, quelli che dicono di essere del Movimento 5 Stelle alla fine sembrano più del Pd. Noi restiamo convinti di Pizzarotti, abbiamo fatto un percorso tutti insieme. Anche perché quest’indagine è un atto dovuto. Vedremo gli sviluppi che avrà. Noi siamo tranquilli su quest’indagine”.
Il senatore Giorgio Pagliari sembra però convinto dei contenuti del suo esposto.
“Pagliari dovrebbe ripensare alle sue dichiarazioni. Intanto quando c’era la ricognizione lui diceva ‘io so già il risultato, so già chi vincerà il bando’. Finita la ricognizione, le figure risultate non erano giuste per il Teatro Regio, quindi abbiamo deciso di fare un’altra ricognizione perché volevamo vedere delle altre persone. Pagliari è saltato su con frasi come ‘Truffa! Non rispettate il bando’. Ma non è un bando. Pagliari ha minacciato di fare l’esposto, bene, l’ha fatto, la magistratura indagherà. Ma io mi chiedo: se alla fine la magistratura archivia, Pagliari? Quello che aveva detto ho scoperto lo scandalo cosa farà? Per dignità si dimette? Non credo, però intanto lui ha detto due cose, che sono state smentite. L’ultima, le nomine sono illegittime, vedremo. Uno perché è senatore non è legittimato a dire quello che ne ha voglia. Questa è la cosa grave che riguarda l’immunità. Se uno lede l’immagine di un’amministrazione e in questo caso soprattutto del Teatro Regio, per la legge italiana visto che è un senatore non ne dovrà neanche rispondere perché ha l’immunità, questa è la cosa tragica”.
La vostra amministrazione però è sotto attacco anche dal di fuori dei palazzi della politica. Il Movimento Nuovi Consumatori, ad esempio, ha presentato diversi esposti e fatto parecchie pubbliche denunce. Perché?
“Per quanto riguarda Greci (Filippo, presidente del MNC, ndr) io mi domando sempre: ma l’associazione Nuovi Consumatori che battaglie fa per i consumatori? Se vi ricordate c’era una famosa sentenza di un giudice di pace che diceva che PGE non è autorizzata a riscuotere, ma nella stessa vorrei far notare che c’era anche scritto che l’associazione Nuovi Consumatori non si può costituire parte civile perché non rappresenta i consumatori in quanto non è iscritta all’albo. Questo perché Greci insieme ai consumatori ha anche dei produttori e quindi, a livello internazionale, non è riconosciuta perché ha all’interno un conflitto di interessi. Ma lui, Greci, fa campagna elettorale, sta facendo politica. Altra domanda che mi sono posto: quando c’è stata l’alluvione, la Telecom è andata giù e i suoi clienti, Comune di Parma compreso, sono stati danneggiati. Greci ha fatto esposto contro la Telecom? No”.
Dal presidente del consiglio comunale Vagnozzi al capogruppo Marco Bosi, dunque, tutti i pentastellati della prima ora fanno quadrato attorno al sindaco Pizzarotti. Ma a un anno dal voto per le amministrative il rischio è che la campagna elettorale iniziata già da tempo possa riservare ulteriori colpi di scena e lasciare pesanti strascichi sul territorio e tra le persone. E c’è chi si augura già che a pagare il conto di uno scontro all’ultimo esposto alla fine non siano i parmigiani.
Arianna Belloli
