Rugby Colorno – Pro Recco, parla coach Mordacci: «Importante il fattore campo»

Rugby Colorno – Pro Recco, parla coach Mordacci: «Importante il fattore campo»

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Colorno Rugby - serie AConto alla rovescia a Colorno per la prima semifinale che domenica alle 15.30 vedrà i biancorossi dell’HBS sfidare in casa la capolista dell’altro girone di poule promozione, il Pro Recco, con l’obiettivo di proseguire la marcia verso l’Eccellenza. La promozione in casa Rugby Colorno è più di un sogno, anche se la scaramanzia in questi casi non basta mai. Ad arbitrare l’incontro al Pavesi sarà un fischietto di grande esperienza e levatura come l’aquilano Claudio Passacantando, che ha al suo attivo alcune semifinali scudetto nel massimo campionato e diverse uscite internazionali. Coach Michele Mordacci insieme allo staff biancorosso ha preparato con cura la partita ben conscio dell’assoluta necessità di portare a casa una vittoria importante.

Il Pro Recco è arrivato primo nel girone 1 con 37 punti, frutto di 7 vittorie, un pari e 2 sconfitte. Al suo attivo 316 punti contro 218 subiti e una differenza positiva di 98. Un po’ meglio il Colorno nonostante sia arrivato secondo con 36 punti nel girone 2, visto che gli uomini di Mordacci hanno ottenuto 8 vittorie e 2 sconfitte (una delle quali in casa del Tarvisium, determinata soltanto da un clamoroso blackout collettivo quando l’HBS aveva già la partita in pugno), ma soprattutto perché i biancorossi hanno un attacco paragonabile a quello degli ospiti – 316 punti realizzati – ma vantano una difesa ben più solida con soli 147 punti al passivo. Ben 169 la differenza punti.

MICHELE MORDACCI
Michele Mordacci

Della gara ne abbiamo parlato con coach Michele Mordacci, che fa una lucidissima analisi degli impegni che attendono l’HBS Rugby Colorno.

Coach Mordacci, quali differenze ci saranno tra la poule promozione e questa fase play off?

«Rispetto alla prima parte del campionato, la seconda fase è stata ben più impegnativa per noi. Soprattutto a causa del passo falso nostro in casa del Tarvisium. Avevamo il Rugby Casale che poteva strapparci il secondo posto. Quest’ultima fase sembra molto interessante, ma noi dobbiamo guardare alle prossime due partite. Affrontiamo il Pro Recco che è una squadra solida, compatta e formata da giocatori d’esperienza. Sono partiti piano, ma sono cresciuti nel tempo dimostrando il loro valore. Da quattro anni il Pro Recco arriva ai play off, è una squadra che non va affatto sottovalutata. Noi abbiamo avuto la positiva esperienza dello scorso anno, in cui l’obiettivo ci è scappato per un punto».

Quali sono i punti deboli di questo Pro Recco?

«Beh, posso dire quali sono i loro punti di forza: un pacchetto di mischia pesante; una touche collaudata; una rolling maul dalla quale sono arrivate numerose mete. I punti deboli? Li dirò domenica sera. Noi comunque li affrontiamo con il massimo rispetto, abbiamo studiato la loro tecnica di gioco così come credo abbiano fatto loro. Di certo sarà molto importante il fattore campo: noi non perdiamo in casa da due anni, loro da quattro. Questo vuol dire che dobbiamo approfittare della gara di domenica in casa per cercare di vincere con il massimo possibile di scarto per poi andare a Recco a fare la nostra partita».

La squadra è al completo per questa sfida o c’è qualche defezione dell’ultima ora?

«Dovremo fare a meno della seconda linea Matteo Minari, che è stato operato, e lasceremo a riposo un altro paio di giocatori per la partita successiva».

Teme quelle improvvise fasi di blackout che sono emerse nel corso della poule promozione o è un problema ormai superato?

«No, quelle fasi di blackout sono superate. Lo si è visto chiaramente nelle ultime due partite e soprattutto in quella ormai ininfluente con il Tarvisium. Abbiamo fatto un turn over importante per dare spazio a chi aveva meno minutaggio ed abbiamo chiesto ai ragazzi di mettere dubbi agli allenatori, di non dare certezze sulla squadra da scegliere per queste partite: siamo stati accontentati. La svolta però si era già vista anche a Casale, dove stava per rivedersi la stessa situazione di Treviso, ma i ragazzi hanno tirato fuori il carattere per portare a casa quella partita fondamentale. Non va sottovalutato che fino a quel momento nessuno aveva ancora vinto in casa del Rugby Casale (poi ci è riuscito soltanto Reggio)».

Facciamo un passo avanti con tutta la scaramanzia del caso. In finale chi pensa di poter trovare e chi invece vorrebbe affrontare?

«Conoscendo il Conad Reggio, in finale mi piacerebbe affrontare loro. Non so però quale potrà essere l’esito della gara con la Capitolina, squadra partita molto piano e che nessuno dava per favorita all’approdo ai play off. Potremmo trovare entrambe in finale, ma io preferirei giocare con Reggio».

L’Eccellenza, dunque, è un obiettivo possibile per questo Colorno?

«Noi ci crediamo e fin dall’inizio della stagione non lo abbiamo mai nascosto. Mano mano l’obiettivo play off si è concretizzato, adesso sta a noi non commettere più gli errori dell’anno scorso quando tutti ci davano già in Eccellenza. Quest’anno abbiamo scelto un profilo per così dire più umile».

Ettore Iacono

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