Ascom e Federalberghi: cinesi e africani rilanciano il turismo a Parma

Ascom e Federalberghi: cinesi e africani rilanciano il turismo a Parma

1115
0
CONDIVIDI

imageGrazie alle presenze cinesi e africane il turismo di Parma chiude un 2015 con il segno positivo. Lo dicono Ascom, Federalberghi e Consorzio Albergatori PromoParma, con il supporto del tou operator Parma Incoming, presentando davanti ai rappresentanti delle istituzioni l’analisi sui dati turistici di Parma e provincia, elaborati dall’Ufficio Statistica della Provincia, pensata con l’obiettivo di fornire un’interpretazione oggettiva utile non solo agli addetti del settore, ma anche e soprattutto alle pubbliche amministrazioni.

Presenti, tra gli altri, il prefetto Giuseppe Fogliani, il presidente della Provincia, Filippo Fritelli, e l’assessore comunale Cristiano Casa.

Il primo dato che balza subito all’occhio è che i flussi provenienti dalla Cina si posizionano al primo posto nella classifica delle presenze straniere: +127% tra il 2014 e il 2015, con permanenza media pari a 1 giornoì. A questi si aggiungono i flussi di presenze provenienti dall’Africa: +40% tra il 2014 e il 2015 con permanenza media pari a 15 giorni. Nel complesso, però, escludendo la città di Parma dove il dato è in controtendenza, in tutta la provincia calano i flussi di presenze turistiche “tradizionali” di Francia, Germania, Russia e Giappone (-11% tra il 2014 e il 2015).

Esempio classico di questa nuova tendenza è soprattutto il comune di Salsomaggiore Terme: +73% di presenze turistiche cinesi tra il 2014 e il 2015, con una sosta media di una notte soltanto; +196% le presenze africane tra il 2014 e il 2015.

Parma, invece, presenta la tendenza opposta: aumentano le presenza in arrivo da Francia, Germania, Usa e Regno Unito (+6% tra il 2014 e il 2015).

A soffrire però è la provincia che, nel complesso, senza i dati del capoluogo, registra un calo di presenze pari al 13% tra il 2005 e il 2015, contro il +4% considerando anche le presenze del comune di Parma. Provincia salvata in parte proprio dalle presenze cinesi e africane, senza le quali il calo si attesterebbe sul 3% tra il 2014 e il 2015, anziché guadagnare il 4% grazie alle presenze legate a questi nuovi flussi turistici.

L’Ascom però accende un faro anche sull’apporto economico di questi nuovi flussi, partendo dal dato che 44.000 cinesi in vacanza per una notte lasciano sul territorio 880.000 euro. Mentre ci sono altri flussi turistici che portano sul territorio ben 10 volte questa cifra. Come dimostrano 300 tedeschi (Festival Verdi 2016 – turismo culturale) per 6 notti che generano un indotto pari a 413.500 euro (compresi pasti, visite guidate, biglietto teatro e musei). E ancora 1.500 italiani (Salone del Camper – turismo fieristico), 9 notti generano un indotto pari a 2,43 milioni di euro, e 700 europei (turismo legato ai convegni) che in 5 notti generano un indotto pari a 737.000 euro.

“Il turismo – sottolinea Claudio Franchini, direttore Ascom Parma – si conferma quindi volano fondamentale per l’economia del nostro territorio e questi dati dimostrano quali siano le tipologie di flussi che realmente interessano Parma e provincia: musica, cultura, enogastronomia, fiere e convegni. Il turismo “mordi e fuggi”, anche se genera elevate presenze, produce ritorni minimi per la nostra realtà economica”.

L’analisi  della capacità ricettiva in questi ultimi 10 anni evidenzia invece un forte squilibrio fra il comune capoluogo, dove aumentano i posti in albergo (+41%), e la provincia, dove invece continua il calo (-12%).

“Nel contesto generale – commenta Emio Incerti, presidente Federalberghi e Consorzio PromoParma – si evidenzia come, in questi anni, si sia registrato un calo dell’occupazione letti, nel settore alberghiero,  sia a livello comunale che provinciale, che si attesta oggi, rispettivamente, al 39% e al 27%. Gli aumenti delle presenze in questi anni, non hanno quindi compensato la disponibilità delle strutture”.

Le strutture, nel 2015, restano quindi mediamente vuote con picchi di occupazione camere inferiori al 64% nei momenti di massimo afflusso (le strutture del comparto termale non raggiungono il 50%).

“In relazione ai picchi di presenze registrati a livello provinciale nel 2015 – aggiunge Incerti – è doveroso segnalare come questi siano direttamente collegati a  eventi culturali (Festival Verdi, Concerto Capodanno), fieristici (Mecspe o Salone del Camper), sportivi (Campionato Bridge, Tornei giovanili di calcio e rugby, Mille Miglia) o  congressuali (Respiration Day) nazionali e internazionali con carattere di continuità, concentrati in particolare nei mesi di maggio, settembre e ottobre. È su questi grandi eventi, programmati e costanti nel tempo,  che occorre quindi continuare a investire”.

Nel frattempo cresce molto il settore extra-alberghiero, che nel solo comune di Parma conta 250 strutture tra appartamenti e ville. Una consistente offerta ricettiva parallela che di fatto incide sul mercato al pari di due grandi strutture alberghiere, assorbendo flussi turistici delle strutture tradizionali e comportando al tempo stesso un mancato introito di tassa di soggiorno pari a oltre 50.000 euro. “Si tratta di un problema particolarmente sentito in questi ultimi anni – conclude Incerti – una situazione che deve necessariamente essere risolta con una legislazione ad hoc che ne regoli l’attività anche in termini di sicurezza”.

Nessun commetno

Lascia una risposta: