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10 giorni per pulire le scritte sui muri, ecco le nuove regole per il decoro urbano del Comune

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scritteAl via il nuovo regolamento di polizia urbana del Comune di Parma. Multe di 100 euro se entro 10 giorni di tempo non si sono ripulite le scritte sui muri delle abitazioni che, molto spesso, altri hanno fatto.

Una delle misure infatti è volta a prevenire, e non solo contrastare, le situazioni urbane di degrado, i danneggiamenti al patrimonio pubblico e privato e l’incuria che incidono sulla percezione del senso di insicurezza dei cittadini.

L’articolo 24 “Decoro dei fabbricati e scritte sui muri”  prevede il divieto di imbrattare con scritte, affissioni o disegni i muri degli edifici pubblici e privati, stabilendo contestualmente “l’obbligo per i proprietari o i locatari degli edifici stessi di provvedere con tempestività alla cancellazione di scritte e graffiti”.
Per effetto del regolamento di Polizia Urbana, che prevede in alcuni casi l’istituto innovativo della diffida, in queste situazioni non scatta immediatamente la multa, l’importo previsto è 100 euro, ma è prevista  una “diffida ad adempiere” entro 10 giorni, in applicazione di quanto previsto anche dalla legge regionale n.4 del 2013.
A Parma, dall’entrata in vigore del nuovo regolamento, sono state notificate 3 diffide ad amministrazioni condominiali, in zona centro storico.
“Immediata – sottolinea il Comune – è stata la collaborazione degli interessati e le scritte sono state cancellate entro i termini assegnati. Numerosi condomini, inoltre, si sono attivati spontaneamente per eliminare le imbrattature dagli edifici, assicurando in questo modo l’eliminazione di un sintomo di degrado”.

Il segretario di Lega Nord Parma, Maurizio Campari, è subito pronto a ribattere:”Secondo la nuova ordinanza di Pizzarotti chi si troverà i muri della propria abitazione imbrattati da scritte di teppistelli (o veri delinquenti) dovrà provvedere in tempi strettissimi alla cancellazione delle stesse a proprie spese. Come se fosse una colpa subire un vandalismo, ‘cornuti e mazziati’ “.

E ancora “Inutile sottolineare la completa contrarietà della Lega Nord Parma a questa ordinanza, piuttosto dovrebbe essere il Comune stesso ad adoperarsi per la tempestiva cancellazione delle scritte e l’individuazione dei responsabili su cui poi rivalersi. Oltre a questo però ci domandiamo come si comporterà il Comune rispetto tutti quei casi, ben evidenti, che vediamo in città e non coinvolgono i privati. I casi sono innumerevoli: EFSA, infrastrutture comunali, centrali ENEL o di società di servizi… Senza poi parlare degli edifici storici sottoposti a vincolo: ad esempio la scritta NO INCENERITORE che “valorizza” le secolari mura del Parco Ducale. La facciamo cancellare a Maria Luigia? Come mai la tolleriamo da 5 anni mentre ai cittadini si “concede” una diffida di 10 giorni prima di passare alla multa? Infine: come siamo arrivati a questo punto? Quali azioni sono state fatte negli ultimi anni per contrastare il degrado dell’arredo urbano? Quali pene sono state inflitte a chi scientemente distrugge, si appropria e deturpa le proprietà altrui, sia privata che della collettività? Questo Sindaco non smette mai di deluderci”.

 

 

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