Salsomaggiore, Hotel Valentini e Grand Hotel Porro in crisi profonda. Cgil e...

Salsomaggiore, Hotel Valentini e Grand Hotel Porro in crisi profonda. Cgil e Lega Nord all’attacco

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C’è aria di grave crisi all’Hotel Valentini e al Grand Hotel Porro di Salsomaggiore. La Accentuor Ltd, che ha in affitto gli hotel di Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa, sarebbe in notevole ritardo nella retribuzione dei dipendenti e il sindacato lamenta anche altre scorrettezze.

Secondo la Filcams Cgil, gli stipendi di gennaio e febbraio, e i relativi contributi, sarebbero stati versati con notevole ritardo per diversi dipendenti, sarebbero state approvate assunzioni a tempo indeterminato di personale non direttamente operativo e la situazione generale sarebbe poi appesantita da voci di possibili licenziamenti. Indice puntato sulla Accentuor Ltd, società londinese che ha in affitto l’Hotel Valentini e in affitto con impegno di acquisto il Grand Hotel Porri, anche per la mancata risposta alle lettere di richiesta di chiarimento inviate dal sindacato di categoria della Cgil, oltre alla mancata comparizione al tavolo convocato dal sindaco Filippo Frittelli, con le organizzazioni sindacali e la presidenza di Terme Spa. Decine di lavoratrici e lavoratori con professionalità ed esperienza pluriennale rimangono così nell’incertezza e nella precarietà del loro futuro.

Fino a pochi giorni fa, inoltre, la società inglese non aveva ottemperato al versamento della Tassa di Soggiorno pagata dai clienti. Un’ulteriore beffa, questa volta “nei confronti dell’intera collettività salsese, e un grave torto anche verso quegli albergatori che la versano con puntualità”, sottolinea la Filcams Cgil.

Per il sindacato risulta inoltre “sconcertante” il metodo utilizzato per la mensilità di gennaio. Si sarebbero pagati infatti prima i vertici della società: “Prima i governanti e poi i governati, a scorrimento, secondo un imbarazzante neofeudalesimo, umiliante per lavoratrici e lavoratori che tutti i giorni danno in egual modo il loro contributo al funzionamento dell’albergo e meritano un comportamento retributivo normale, uguale e contemporaneo per tutti”.

Filcams Cgil e Camera del Lavoro di Salsomaggiore Terme rivendicano di non aver preso parte a nessun coro adulatorio e di aver riferito per tempo dubbi e perplessità sull’arrivo di Accentour Ltd. Unitariamente alle altre organizzazioni sindacali, hanno chiesto al tavolo istituzionale tenutosi a fine marzo, pur in assenza dei rappresentanti di Accentour, il ripristino del pagamento delle mensilità ai lavoratori secondo le corrette scadenze nonché garanzie per il futuro. “Questa vicenda si manifesta in un contesto cittadino dove si riscontrano troppe ‘avventure ed avventurieri’ pervenuti a Salsomaggiore Terme – si legge nella nota del sindacato – negli ultimi mesi nel territorio si sono registrate troppe situazioni di lavoro irregolare, troppe mensilità non pagate, voucher con lavoro nero al seguito, part-time e contratti a chiamata posticci”.

La denuncia vuole essere un primo passo “per poter allontanare dal territorio coloro che non applicano le regole (innanzitutto con i propri dipendenti), che non dovrebbero far parte di alcun consorzio che gestisca alcunché e che non debbono vedersi erogata l’acqua termale per le loro attività.” La recente sottoscrizione tra Amministrazione comunale e organizzazioni sindacali confederali di un protocollo sulla legalità si è mossa in tal senso.

La vicenda arriva anche sul tavolo della Giunta regionale, visto che la Regione Emilia Romagna ha una quota di partecipazione nella società Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa. L’esecutivo del presidente Stefano Bonaccini ha infatti precedentemente rassicurato sull’affidabilità della Accentour Ltd Private Company circa la sua tenuta finanziaria ed il rispetto degli accordi occupazionali, rispondendo ai dubbi evidenziati al riguardo dal consigliere regionale Fabio Rainieri del gruppo Lega Nord con due interrogazioni assembleari.

Il presidente Bonaccini ha recentemente incontrato, insieme alla sottosegretaria al Ministero dell’Economia, Paola De Micheli, accompagnati dal sindaco di Salsomaggiore Terme, Filippo Fritelli, i vertici di Accentour congratulandosi per la loro attività. La stessa Accentour sarebbe molto attiva, secondo notizie recentemente diffuse dai media locali, nel fare altri investimenti sul territorio di Salsomaggiore e in particolare per l’acquisto dell’Hotel de La Ville, struttura recettiva da tempo in disuso e quindi bisognosa di importanti investimenti.

Il rappresentante della Lega Nord interroga così di nuovo la Giunta regionale per sapere se risponde al vero che la società sia inadempiente nei pagamenti rispetto a lavoratori, rispetto alla società termale affittante, al Comune di Salsomaggiore Terme e fornitori. Sembra di notevole importanza a questo punto, secondo Rainieri, avere un quadro chiaro sulla reale affidabilità della società e ottenere maggiore trasparenza sulle iniziative che la Accentour vorrebbe operare sul territorio per evitare spiacevoli ripercussioni economiche e sociali.

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