13-14 aprile – La Filarmonica Toscanini suona la settima di Beethoven

13-14 aprile – La Filarmonica Toscanini suona la settima di Beethoven

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Lanzillotta2_@Emanuela GiustoIl doppio appuntamento con la Filarmonica Toscanini, in programma per mercoledì 13 (Turno Verde) e giovedì 14 (Turno Rosso) all’Auditorium Paganini, con inizio fissato in entrambe le serate alle 20.30, prevede l’esecuzione di due imperdibili capolavori, ciascuno dei quali segna una svolta epocale nella storia della musica. Diretta da Francesco Lanzillotta, suo direttore principale, la Filarmonica interpreterà infatti la Settima Sinfonia, in la maggiore, op.92, di Ludwig van Beethoven e la Sagra della Primavera di Igor Stravinskij, due brani amatissimi dal pubblico ma conosciuti anche da chi ha una minore consuetudine con la musica colta ed il repertorio sinfonico.

Beethoven scrisse la sua settima sinfonia nell’arco di tre anni e la completò nel 1812, in un periodo di eccezionale creatività che gli vide pubblicare capolavori come il Trio dell’Arciduca, il Concerto “dell’Imperatore” e la Sonata “degli Addii”. Malgrado al suo debutto venisse eclissata, per una serie di motivi tra i più diversi, da un’altra composizione beethoveniana, la Wellington Sieg, eseguita prima di essa ma oggi sicuramente tralasciata dalle scelte di repertorio per il suo colossale impianto strumentale, la Settima è oggi unanimemente come uno dei momenti più alti della straordinaria avventura beethoveniana. Molto più eclatante e celeberrimo fu il debutto della Sagra (che sarebbe più corretto definire Rito della Primavera), avvenuto il 29 maggio 1913 al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi e seguito da un putiferio, con incidenti in sala e famose scazzottature tra la minoranza dei difensori di quella musica diversa e “barbarica” e la maggioranza degli spettatori che immaginava uno spettacolo di danza ed una musica più adeguate al gusto tradizionale. La Sagra, il terzo lavoro originale per Diaghilev e i suoi Ballets russes, inizio così il suo ingresso nel novero dei brani più eseguiti e popolari del Novecento, con una fortuna inalterata anche oggi.

Francesco Lanzillotta, nel pieno del suo mandato triennale alla guida della Filarmonica Toscanini, è reduce dalla direzione dell’opera Roberto Devereux di Donizetti al Teatro Carlo Felice di Genova e da un concerto alla Sala Ciaikovskij di Mosca con la Novaya Rossiya Symphony Orchestra e sarà prossimamente al Massimo di Palermo per dirigere Le streghe di Venezia, opera di Philip Glass, su testi di Vincenzo Cerami, confermando così la sua vocazione di appassionato interprete della contemporaneità.

I biglietti disponibili per le due serate sono in vendita alla biglietteria del Teatro Regio di Parma, sul sito www.biglietteriatoscanini.it e alla biglietteria dell’Auditorium Paganini solo nelle serate di concerto dalle ore 19.

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