Tentato omicidio in via Treviso: arrestato un domenicano che ha agito per...

Tentato omicidio in via Treviso: arrestato un domenicano che ha agito per gelosia

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Mercedes Castillo Imbert AmaurysTutti i buoni investigatori sanno che quando c’è un omicidio o come in questo caso un tentato omicidio c’è di mezzo o il denaro o una donna. E per il brutale atto perpetrato venerdì sera intorno alle 20 e 30 in zona San Leonardo è questo secondo motivo: la gelosia. Vittima ed aggressore sono entrambi dominicani come la donna ed in questo triangolo maledetto, finito in quasi tragedia c’è da segnalare l’abilità delle Forze dell’Ordine che in meno di 36 ore hanno assicurato il colpevole alla giustizia.

Si tratta di Imbert Amaurys Mercedes Castillo, 35 anni, che non sopportava la corte della vittima alla sua ex convivente. L’ha cercato e una volta trovato gli ha dapprima gettato addosso liquido infiammabile poi lo ha colpito ripetutamente con un coltello. Non pago ha inseguito la vittima ormai in stato pietoso e ha infierito su di lui mentre era accasciato a terra. Tutto sotto gli occhi dei residenti e di due donne che erano in compagnia della vittima. Una violenza da brivido che ha allarmato tutta la città e di conseguenza tutte le forze dell’ordine che dopo un giorno e mezzo, l’hanno fermato domenica nel primo pomeriggio in un bar di via Gramsci.

Coltello tentato omicidio via Treviso

Mercedes era pronto a fuggire in Francia, i soldi li aveva ma ancora una volta l’amore malato per la donna che ha anche un figlio minore, l’ha trattenuto. Sulla scena del crimine anche una sua maglietta come prova inconfutabile della sua colpevolezza. Tra l’altro ammessa. E’ stato lui stesso a fornire le indicazioni per recuperare il coltello. E pensare che sul suo profilo Facebook cercava di depistare la gente incolpando un marocchino e scrivendo che Parma non è una città sicura. Ora si trova in stato di fermo in carcere – disposto dal pm Andrea Bianchi – con l’accusa di tentato omicidio. Avrà tutto il tempo per ricredersi su Parma e la sua sicurezza. La vittima è ancora in Rianimazione all’Ospedale Maggiore e l’aggressore non si è minimamente pentito del proprio comportamento.

Cattura

Scene da film in via Treviso, laterale di via Trieste, poco dopo le 20.30 di venerdì 1 aprile. Ma quello che si è presentato agli occhi terrorizzati dei residenti, non era fiction ma drammatica realtà. Dalla ricostruzione fatta dalla squadra mobile, il 35enne dominicano ha accoltellato più volte il suo connazionale di 40 anni, riducendolo in fin di vita e lasciandolo in una pozza di sangue. Ed è andata anche bene, perché prima l’aggressore gli ha rovesciato addosso anche parte di una bottiglia di benzina con la quale avrebbe voluto dare fuoco alla vittima, che però difendendosi ha fatto cadere il contenitore. Per terra e sull’auto del ferito, un lago di sangue. L’uomo, M. R. E., subito trasportato al pronto soccorso del Maggiore, era in condizioni definite disperate. Ma dopo diversi interventi chirurgici effettuati nella notte tra venerdì e sabato e quasi tre giorni di Rianimazione, adesso viene definito in condizioni stabili.

In via Treviso è subito arrivata una volante della polizia per avviare le indagini, partendo dalla ricostruzione della dinamica. Che è particolarmente agghiacciante e denuncia lo stato di grave pericolo che si vive ormai in certi quartieri di Parma. Il ferimento non è arrivato al termine di un’accesa discussione, non è stato un attimo di follia scaturito da un litigio. Si è trattato di un vero e proprio agguato, studiato forse nei dettagli e messo in atto con straordinaria lucidità da un conoscente della vittima.

Da via Treviso il 40enne, alla guida della sua Alfa 156, era partito in direzione via Trieste, quando è sbucata dalla direzione opposta la Polo Volkswagen guidata dal 35enne Mercedes Castillo che, a tutta velocità, ha speronato la vettura della vittima, facendola rimbalzare contro un muretto. Intontito per l’impatto, il sudamericano è uscito dalla sua Alfa 156 ed è stato centrato, prima ancora di rendersene conto, da una raffica di coltellate che lo hanno raggiunto in tutte le parti del corpo. Vani i tentativi di difendersi con le mani nude dai fendenti.

Si è trattato dunque di un vero e proprio regolamento di conti e il movente sarebbe proprio la gelosia. L’aggressore, secondo i numerosi testimoni che hanno assistito alla scena, indossava tra l’altro un cappello scuro, si è allontanato dalla scena del crimine semplicemente passeggiando verso via Trieste. Sin dalle prime battute, però, si è capito che non si trattava di una lite occasionale, ma che dietro ci doveva essere ben altro. E che i due, aggressore e aggredito, si conoscevano. A tempo di record, sulla vicenda, la squadra mobile della polizia ha fatto piena luce, arrestando Mercedes Castillo che ora è in carcere accusato di tentato omicidio.

LE REAZIONI

Fabio RainieriLa vicenda non poteva non sollevare anche un vespaio di polemiche politiche. Con il centrodestra all’attacco di chi gestisce la sicurezza in città. “Quella di ieri sera in Via Treviso è stata una vera e propria resa dei conti tra extracomunitari, un magrebino e un sudamericano, la vittima – tuona Fabio Rainieri, vice presidente dell’Assemblea Legislativa Emilia Romagna -. La scena cui gli abitanti della zona hanno dovuto assistere è stata agghiacciante e spaventosa: sangue, coltelli, addirittura il tentativo di dare fuoco all’aggredito. E’ inaccettabile che Parma sia teatro di un simile Bronx”.

“Auspico – aggiunge l’esponente della Lega Nord – che le forze di polizia, cui auguro buon lavoro e che ringrazio per il costante impegno profuso, riescano quanto prima a risalire all’identità dell’aggressore, ma soprattuto che il Ministro dell’Interno Alfano e il Prefetto si rendano conto delle condizioni in cui è caduta Parma. Un tempo la nostra era una città serena e sicura, ma continuando ad accogliere chiunque, senza filtro alcuno, ecco il risultato. Ora ci dicano il Sindaco e il Prefetto, cosa intendono fare – conclude Rainieri –. E’ questo il loro modo di garantire la sicurezza alla città? Aspettano che ci scappi il morto, magari un onesto cittadino di passaggio per caso, per intervenire? I cittadini sono stanchi e si meritano maggiore tutela”.

All’attacco anche Forza Italia che in una nota a firma di Paolo Buzzi,capogruppo in consiglio comunale a Parma, e di Francesca Gambarini, capogruppo a Fidenza, parla di “gravissimo episodio di violenza” in quel “quartiere San Leonardo, già ostaggio di spacciatori”.

Francesca Gambarini“Un episodio di violenza inaudita, a cui hanno dovuto assistere gli
abitanti del quartiere – sottolineano gli esponenti di Forza Italia -. Mai, prima d’ora, Parma era caduta così in basso, forse addirittura teatro di una guerra tra bande. Sindaco, prefetto e questore ci dicano cosa vogliono fare per proteggere i parmigiani. Non si può più stare a guardare, ma bisogna fare qualcosa. Per cominciare, si smetta di tenere occupati poliziotti e carabinieri in lavori di ufficio e, poi, si faccia sentire nelle stanze che contano il grido di allarme di Parma e dei parmigiani. Il ministro
Alfano e il premier Renzi dovrebbero rendersi conto che quello che sta accadendo è il risultato della loro politica di continui tagli alla sicurezza. Cosa aspettano ad inviare più uomini alle forze dell’ordine della nostra città? Aspettano il morto? Auguriamo buon lavoro alla magistratura e, appunto, alle forze dell’ordine che stanno indagando per arrestare l’autore di questa terribile aggressione”.

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