Parma – Ozzano, rissa tra amatori e mister in fuga su via...

Parma – Ozzano, rissa tra amatori e mister in fuga su via Emilia. Cinque denunciati a San Pancrazio. Dura reazione del giudice sportivo e dell’Aics

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Più denunciati che gol al campo di San Pancrazio per una partita di calcio Aics. Tra amatori. Amatori di che? Non certo dello sport e del divertimento. E’ quanto è capitato tra Atletico Parma e Ozzano United, gara conclusa, nonostante tutto, sul 2-0 per la capolista Parma sul penultimo Ozzano. Ma questo poco importa.

Anche perché il risultato non è stato omologato dal giudice sportivo dell’Aics di Parma, che vuole vederci chiaro su una questione che nulla ha a che fare con lo sport. “In seguito al riprovevole episodio verificatosi prima dell’inizio della gara all’interno della struttura sportiva e continuata fuori della stessa, la Commissione Giudicante si riserva di omologare il risultato dopo avere esperito gli opportuni accertamenti per risalire ai responsabili allo scopo di tutelare l’immagine dell’Aics”, si legge nel comunicato ufficiale della giustizia sportiva. Altrettanto dura la reazione del presidente provinciale dell’Aics Antonio Lazzara che condanna l’accaduto e ritiene un errore aver fatto comunque disputare l’incontro.

I problemi sono iniziati già prima della gara, con la tensione alle stelle. Forse perché all’andata era finita 7-0, forse per altri motivi più personali, i due allenatori – uno di 30 anni, l’altro di 22 – per un qualche scambio di complimenti poco simpatici sono finiti naso contro naso. Uno spettacolo indecoroso, ma non ancora abbastanza. Tanto che uno dei due ha deciso di appiccicare una manata sul volto dell’altro, lasciandolo lì intontito e insanguinato.

Quello che era un duello a quel punto è diventato una rissa con l’intera squadra avversaria all’inseguimento dell’allenatore manesco, costretto alla fuga verso la via Emilia Ovest dove ha trovato un “passaggio” per sottrarsi al linciaggio.

L’allenatore si è infatti infilato nell’auto di un pensionato di 73 anni, fermo a bordo strada per far salire una persona di sua conoscenza e che nulla aveva a che fare con il calcio e ancora meno con quella partita tra amatori.

In un battibaleno l’auto del pensionato, acquistata solo una settimana prima, è stata circondata da folli inferociti in maglietta colorata e braghe corte, che l’hanno pesantemente danneggiata a calci. Solo in quel momento, spaventato, l’anziano è riuscito a capire chi fosse lo sconosciuto che gli era salito in auto e cosa stava succedendo. Ingranata la marcia è partito per allontanarsi da quel luogo di matti, per poi chiamare il 113.

Sono stati gli agenti delle volanti, poi, a ricostruire con una certa fatica l’accaduto. Cinque le persone già finite nei guai, ma le indagini continuano per accertare altre responsabilità. Anche perché qualcuno tra gli “smemorati”, dovrà pure risarcire i danni al 73enne che con il calcio non c’entrava nulla.

Ma nelle gare dei cosiddetti amatori non è certo l’unico episodio di violenza o di inaccettabile maleducazione. E’ di questa settimana il provvedimento del giudice Aics che squalifica per 8 giornate un giocatore per aver insultato, minacciato e sputato addosso all’arbitro dopo l’espulsione per bestemmia. Ma in passato c’erano stati anche ben altri episodi e non solo in ambito Aics, ma anche Uisp e Csi. Tanto che l’assessore allo Sport, Giovanni Marani, ha convocato i vertici dei tre enti di promozione sportiva in municipio per giovedì. All’ordine del giorno, cercare di capire quali strategie mettere in atto per evitare il ripetersi di questi episodi.

Sarebbe forse il caso che più di qualcuno fosse costretto ad appendere le scarpette al chiodo e a chiedere pubblicamente scusa.

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