"Mio figlio, discriminato perchè è "troppo bravo""

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uid_150a47c14d5.640.0Mio figlio, discriminato solo perché è un secchione. “Ma non pensi che sia antipatico, sa? Solo che gli piace studiare”.

Chi parla è un medico, parmigianissimo. Ci riceve nel suo ambulatorio, mostra le foto di famiglia.

“Questa è mia moglie, lavora in un ente pubblico, ma non dia troppi riferimenti, sennò chi legge capisce di chi parliamo e poi lo trattano ancora peggio”.

Lo chiameremo Enrico, questo cardiochirurgo parmigiano. Che ci racconta l’agonia del figlio 15enne, in seconda liceo, preso in giro, vittima di bullismi continui perché “troppo bravo a scuola”.

“Pensi che io ero abituato ad operare al cuore, non avevo paura di niente, ma quando si tratta di tuo figlio…hai paura di tutto” – esordisce.

E il figlio in questione è solo bravo a scuola. Enrico mostra la foto.

“Vede, si veste normale, come tutti, non è uno sfigato. E non è nemmeno brutto. Ma è molto intelligente, è già membro del Mensa Italia, e gli piace molto studiare. Ogni volta che prende 10 i compagni lo offendono. E l’intervallo è un inferno”.

Scusi, in che senso?

“Che se mangia la frutta, perché fa sport, gioca a basket, e sta attento alla salute, gli danno dello scimpanzé. Se mangia la focaccia o la cioccolata, dicono che gli verranno i brufoli. Ormai non si alza più dalla sedia, sennò lo tormentano. Per non parlare dell’ora di ginnastica”.

Cioè?
“Io ho sempre fatto sport, mia moglie anche. Lui ha un bel corpo, allenato. Lo prendono in giro anche per questo, gli dicono di fare il modello invece che studiare. Gli danno del gay, scrivono sulle porte della classe e del bagno, oltre che sul banco, cose irripetibili”.

Ma collabora coi compagni se hanno bisogno?
“Certo, non è uno poco socievole. Passa appunti, da ripetizioni, si fa interrogare per salvare altri. Ma organizzano le cene di classe e non lo chiamano, passa in corridoio e ridono di lui. Sono molto preoccupato per le sue condizioni psicologiche: è forte, ma è pur sempre un adolescente. E i suoi coetanei sono cattivi”.

Gli insegnanti lo sanno?
“Sanno quello che percepiscono. Mio figlio mi ha pregato di non dire loro nulla, si sente già abbastanza in imbarazzo”.

Secondo lei cosa dovrebbe fare per essere accettato?
“Guardi, non ho idea. E’ carino, veste alla moda, è simpatico. Non siamo miliardari, ma di famiglia non stiamo mica male. Ha una fidanzatina che lo adora, è un vincente nello sport. Forse ai bulli non sta bene che sia troppo bravo, normale.. Dovrebbe fumare le canne con loro in bagno, di nascosto, magari insultare gli insegnanti, rifiutarsi di uscire interrogato, fare fogone. Ma in casa nostra l’educazione è stata insegnata. Forse anche questo è un problema”.

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