Ildebrando Pizzetti 50 anni dopo, così Parma ricorda il grande compositore

Ildebrando Pizzetti 50 anni dopo, così Parma ricorda il grande compositore

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Cinquant’anni fa, il 13 febbraio, moriva a Roma Ildebrando Pizzetti, compositore, musicologo e critico musicale parmigiano di grande fama, e oggi il Comune di Parma vuole ricordarlo con un ricco calendario di attività ed iniziative. L’assessore alla Cultura, Michele Guerra, ha sottolineato che “questo programma è composto da tanti momenti importanti per ricordare un personaggio di primo livello artistico. Le iniziative rappresentano un insieme di opportunità per collocare il Maestro Ildebrando Pizzetti sotto una nuova luce, radicandolo nell’oggi e riprendendone la contemporaneità”.

Dopo i saluti di Anna Maria Meo, direttore generale del Teatro Regio, sono intervenuti per spiegare nel dettaglio il programma il professore Gian Paolo Minardi, il maestro Niccolò Paganini, Carlo Lo Presti per il Conservatorio di Parma e Luigi Ferrari per la Fondazione Toscanini. Un lungo cartellone che dal 10 febbraio accompagnerà il pubblico fino al 31 maggio (scarica: Programma Ildebrando Pizzetti). Momento importante proprio il 13 febbraio, con l’omaggio al Maestro Pizzetti al Cimitero monumentale della Villetta, dove si terrà anche un momento musicale con Michele Ballarini al violoncello. Alle 18 sarà intitolata a Ildebrando Pizzetti la sala ipogea del Centro di Produzione Musicale “Arturo Toscanini”. Alle 21, infine, all’Auditorium del Carmine, il Trio di Parma proporrà un interessante concerto con Alberto Miodini al pianoforte, Ivan Rabaglia al violino, ed Enrico Bronzi al violoncello.

Ildebrando Pizzetti nasce a Parma, il 20 settembre del 1880 e muore a Roma, 13 febbraio 1968; fu tra i principali artefici di quel rinnovamento della musica italiana tra le due guerre, che la proiettò in una dimensione europea: coglie da un lato le novità del linguaggio di Claude Debussy, dall’altro si riallaccia al canto gregoriano e al repertorio polifonico rinascimentale, scoperti durante il periodo di studi al Conservatorio di Parma.

Amico di Toscanini e D’Annunzio, Ildebrando Pizzetti è stato fra i principali promotori del dibattito sul teatro musicale italiano del Novecento. Compositore, direttore, librettista, organizzatore, ha attraversato il Novecento da protagonista. Fu anche un intellettuale nel senso più alto del termine: si circondò di amici con i quali discutere i problemi vivi della cultura. Ha saputo poi trasfondere queste idee in progetti concreti. Molteplici furono gli incarichi e le nomine di Pizzetti in ambito culturale e musicale. Fu più volte membro della Commissione nazionale italiana per l’educazione, la scienza e la cultura per l’Unesco; nel 1960 fu eletto dal Congresso internazionale di Berna presidente della Confederazione delle società di autori e compositori; dal 1963 al 1966 diresse l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.

Al progetto hanno aderito Fondazione Teatro Regio, Casa della Musica, Università degli Studi di Parma, Conservatorio di musica Arrigo Boito, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, Biblioteca Palatina sezione musicale, Fondazione Arturo Toscanini, Società dei Concerti di Parma, Fondazione Prometeo, Associazione Emiliano Romagnola Cori, Associazione San Benedetto, Associazione Rinascimento 2.0, Associazione La Camerata Ducale, Archivio Storico Ricordi, Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, Fondazione Monteparma, Fondazione Cariparma e di molte altre associazioni musicali del territorio e sponsor privati.

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